Giunta, Coletta al lavoro. Zaccheo, idea presidenza del Consiglio

Giunta, Coletta al lavoro. Zaccheo, idea presidenza del Consiglio
di Vittorio Buongiorno
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Mercoledì 20 Ottobre 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 10:12

Ieri pomeriggio Damiano Coletta è stato proclamato sindaco di Latina dal presidente della commissione elettorale. «Visti i 30.293 voti ottenuti, contro i 24.888 voti del suo avversario Vincenzo Zaccheo - ha concluso la formula di rito - il presidente alle 18 proclama sindaco di Latina il dottor Damiano Coletta». In aula consiliare oltre ai componenti della commissione c'erano alcuni eletti e alcuni componenti dello staff del primo cittadino. «Ringrazio soprattutto la ciottà - ha detto Coletta - per la scelta che ha fatto e chi mi onora. Inizia così il mio secondo mandato che coincide con una fase di rilancio del paese che inizia proprio dalle città. Dovremo farci trovare pronti» ha concluso Coletta. E non sarà semplice. Inizia infatti una partita a scacchi perché il sindaco ha vinto nettamente il ballottaggio ma in Consiglio comunale non ha la maggioranza. Le liste di centrodestra infatti al primo turno hanno ottenuto il 53% dei voti garantendosi 19 seggi in assise sui 32 a disposizione contro i 12 in forza a Coletta. Inizia così una partita a scacchi con l'opposizione per cercare di ottenere i voti per iniziare l'avventura del secondo mandato.
«Confido nel senso di responsabilità della politica. Abbiamo l'esempio del Governo nazionale di larghe intese per affrontare questo momento molto simile agli anni del dopoguerra. Ora è necessario che tutti mettano le proprie competenze a disposizione della città. Non credo che nessuno abbia intensione di mettersi contro la scelta che ha fatto la città: sono stato eletto per governare» confida Coletta subito prima della proclamazione. Ieri si è preso un giorno di tregua, ma già da oggi metterà a punto l'agenda per trovare i voti che gli mancano. «Incontrerò i segretari cittadini dei partiti, prima quelli della mia coalizione e poi quelli dell'opposizione - si limita a dire Coletta - per mettere sul tavolo alcuni punti programmatici che consentano di proseguire il lavoro avviato in questi cinque anni».
Il gioco non è semplice. Entro dieci giorni da ieri dovrà convocare il primo consiglio comunale (che si dovrà tenere entro dieci giorni dalla convocazione) e poi dovrà formare la nuova giunta che dovrà avere al massimo nove assessori (il 40% dovranno essere donne); quindi entro tre mesi dovrà presentare la relazione di inizio mandato. E' entro questo lasso di tempo che la nuova amministrazione dovrà decollare. E' chiaro che lo snodo centrale è la formazione della Giunta che dovrà, giocoforza, essere gradita non solo al centrosinistra. Come fare? L'idea è quella di nominare assessori dei tecnici di area graditi anche al centrodestra sacrificando alcuni degli assessori dell'ultima giunta. Un compito reso più facile dal fatto che tre degli assessori sono entrati in Consiglio comunale: Ranieri, Proietti e la Lepori e che nel nuovo ruolo potranno essere garanti della linea di maggioranza e controllori di tecnici vicini all'opposizione.

Di contro potrebbero rientrare in Giunta Dario Bellini all'Ambiente e Paola Briganti che però, quasi sicuramente, non sarà più vicesindaco. Cristina Leggio, invece, ha già scelto di non continuare per esigenze personali, e lo stesso ha deciso Silvio Di Francia. Non è chiaro invece se proseguirà Patrizia Ciccarelli che molto bene ha fatto ai Servizi sociali. Presto per fare ipotesi di nuovi assessori. «Ho una ampia platea di nomi - si è limitato a dire Coletta - tra cui scegliere». Ma ovviamente bisognerà per prima cosa pensare anche al Pd e al Movimento 5 Stelle che ormai fanno parte del campo largo del sindaco civico.


Diverso il discorso per la presidenza del Consiglio comunale. Nel centrosinistra sono tutti abbastanza concordi nell'individuare un nome tra i consiglieri che possa essere votato all'unanimità. Un nome, ovviamente di centrodestra. E in questo gioco di equilibri si fa strada l'ipotesi che la carica possa essere offerta proprio a Vincenzo Zaccheo, il candidato sindaco uscito sconfitto dal ballottaggio. Zaccheo ha sicuramente le capacità e il piglio per assolvere al compito. Inoltre, cosa gradita al centrosinistra e anche a molti del centrodestra, ricoprendo quel ruolo di garanzia non potrebbe più guidare l'assalto a Coletta e, neppure, assumere la leadership del centrodestra. L'altra sera Coletta e Zaccheo si sono parlati al telefono, non certo di questa ipotesi: una telefonata formale ma cordiale tra vincitore e sconfitto. A quanto risulta Zaccheo avrebbe assicurato che non intende fare sgambetti al neo sindaco.
Tra qualche giorno se ne saprà di più.


Nel frattempo, ieri, il telefono di Coletta ha squillato ininterrottamente e il cassetto di whatsapp si è riempito di messaggi di congratulazioni. Tra gli altri hanno scritto al sindaco Alessandro Gassman e Neri Marcoré. Due messaggi graditi da due attori che a Latina hanno lavorato: Gassman ha girato nel capoluogo pontino il suo film Razzabastarda, mentre Marcorè era stato protagonista di uno spettacolo a Moderno nell'ambito di Lievito, la rassegna ideata da Rinascita civile, l'associazione da cui è nata poi Latina Bene Comune. Anche molti sindaci hanno voluto complimentarsi con Coletta. Tra i primi Beppe Sala, lui confermato primo cittadino a Milano al primo turno, e Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. Con Gualtieri solo messaggi reciproci si stima e di felicitazioni, ma i due hanno intensione di vedersi al più presto. Sia Nicola Zingaretti, sia l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato (che lunedì sera ha festeggiato la vittoria di Coletta in piazza del Quadrato al termine di una giornata esaltante) non vedono l'ora di lavorare con Gualtieri e di continuare a lavorare con Coletta.

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