Latina, giudice di pace nel caos, riunione e prime decisioni

Latina, giudice di pace nel caos, riunione e prime decisioni
di Elena Ganelli
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:27

Sarà una commissione di rappresentanti dell'Ordine degli avvocati e dell'ufficio del giudice di pace a mettere mano alla drammatica situazione della sede di via Vespucci per trovare soluzione, almeno in parte, ai problemi di organizzazione dell'ufficio che rischia la paralisi. E' questo il risultato della riunione durata quasi tre ore che ieri pomeriggio ha messo attorno allo stesso tavolo il Presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti, il suo vice Antonio Masone, il commissario dell'Ordine forense Giacomo Mignano i tutti i giudici di pace che hanno voluto essere presenti all'incontro.

LA SOLUZIONE

La soluzione individuata per bypassare la cronica carenza di personale e sopperire alla mancata informatizzazione dei servizi per ritardi dell'amministrazione centrale che aveva promesso l'attivazione del Processo Civile Telematico ma non ha ancora provveduto è quella di ricorrere alla modalità telematica utilizzando il più possibile la posta elettronica certificata per la trasmissione degli atti. Questo passaggio eviterebbe almeno il concentrarsi di decine e decine di utenti che ogni mattina si accalcano lungo le scale dell'edificio, nei corridoi e nelle stanze, costretti a attendere oltre un'ora prima di arrivare a destinazione. Il tutto in violazione delle norme anti Covid. La trasmissione via Pec sarà quindi resa operativa per il settore penale mentre per il civile sarà necessario trovare un'altra soluzione organizzando il lavoro con i mezzi a disposizione che allo stato attuale sono abbastanza esigui anche alla luce della carenza di organico: in servizio ci sono infatti soltanto 8 impiegati sui 15 previsti dalla pianta organica ma la presenza media di personale è di 4/5 unità considerate le assenze dovute a ferie, malattie e smart-working. A conclusione della riunione è stato fissato già per venerdì un sopralluogo negli uffici di via Vespucci per prendere visione dello stato delle cose e capire come applicare il protocollo siglato a luglio dello scorso anno. «Lavoriamo tutti insieme e nella stessa direzione commenta il commissario dell'Ordine Giacomo Mignano per restituire dignità alla gestione della giustizia».

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