LE PROSPETTIVE
Ieri pomeriggio, la dichiarazione del board è stata asciutta ma significativa: «Il mercato del lavoro prende forza, le spese delle famiglie e gli investimenti delle aziende sono stati solidi, e il tasso di disoccupazione rimane basso». E nel frattempo «la misura dell'inflazione è andata crescendo, pur rimanendo bassa». Il board ha ribadito di augurarsi che l'inflazione arrivi a quel 2 per cento che giudica il punto di equilibrio «più desiderabile». Con una comunicazione a parte, la Fomc ha confermato che Powell è stato approvato dal Senato la scorsa settimana, e che giurerà il 3 febbraio, per assumere le redini della Banca Centrale il 5 febbraio.
Finisce dunque un'era. Janet Yellen era stata la prima donna nominata a governare la Banca Centrale Usa. Era stata scelta da Barack Obama nel 2014, ma contrariamente alle abitudini che vedono i presidenti rinnovare i capi della Fed per un secondo mandato (è successo a Paul Volcker, Alan Greenspan e Ben Bernanke), Donald Trump le ha dato il benservito e ha nominato Jerome Powell. L'ansia di Trump di disfare tutto quello che aveva fatto Obama ha condannato Yellen. Tuttavia Powell, già dal 2012 uno dei governatori del Board, è visto da molti come una Yellen in versione maschile, destinato a continuare la politica di cautela che ha caratterizzato il regno della governatrice uscente. Il 63enne avvocato, nato e cresciuto a Washington, è un repubblicano moderato, e sembra garantire una continuità nella politica monetaria che rassicura i mercati. Powell sarà il primo governatore da 30 anni a questa parte che non abbia un dottorato in economia. E' stato avvocato, poi banchiere di investimento. Nel 98 ha cofondato il Carlyle Group, una società di investimento internazionale.
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