Precompilata, istruzioni on line: dal 5 maggio la dichiarazione disponibile sul web

Fisco, scatta l'ora della precompilata: dal 5 maggio la dichiarazione on line
di Jacopo Orsini
3 Minuti di Lettura
Domenica 26 Aprile 2020, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 12:05

Dichiarazione dei redditi precompilata, via all'operazione. Dal 5 maggio saranno on line il 730 e il modello Redditi ma già da domani l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione sul web le istruzioni per i contribuenti. L'anno scorso sono stati oltre 3,3 milioni i cittadini che hanno scelto di sfruttare la possibilità di mandare i dati al fisco via internet, evitando di portare i documenti al caf o al commercialista. Quest'anno l'amministrazione prevede una ulteriore crescita. È anche possibile che le restrizioni di movimento dovute al coronavirus, destinate in parte a rimanere in vigore anche nelle prossime settimane, spingano altri cittadini a utilizzare la trasmissione on line. Un sistema che consente di completare la dichiarazione dei redditi dal pc di casa senza spendere niente.

 



Dal 2015, quando è stata introdotta, i contribuenti che hanno deciso di utilizzare il web sono più che raddoppiati. E potenzialmente la platea interessata è di oltre 10 milioni di persone. Il contribuente non è comunque obbligato a mandare il 730 al fisco via internet. Chi preferisce può infatti continuare a presentare la dichiarazione con le modalità tradizionali. Fra l'altro, vista l'emergenza Covid-19, per evitare spostamenti non necessari, il governo ha stabilito che si potranno inviare la delega e i documenti al caf o al professionista di fiducia anche via mail.

COME FUNZIONA
Dal primo lunedì di maggio sul sito dell'Agenzia delle Entrate - a cui si può accedere con il pin di Fiscoonline o dell'Inps e con Spid, l'identità digitale della pubblica amministrazione - i contribuenti avranno a portata di clic il 730 già compilato. Da domani invece sul sito infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it/portale saranno a disposizioni tutte le informazioni necessarie per procedere. L'amministrazione, oltre ai dati già in suo possesso, ha inserito nei modelli le informazioni arrivate da studi medici, farmacie, banche, assicurazioni, università e dai datori di lavoro. Una mole di informazioni che nel 2019 è arrivata a 960 milioni di dati e destinata quest'anno ad aumentare ancora. Il fisco ha già anche calcolato le imposte da pagare o il rimborso da incassare. Il contribuente dovrà solo verificare i dati inseriti e, se corretti, inviare la dichiarazione al fisco a partire dal 14 maggio prossimo. Se invece le informazioni sono inesatte o incomplete il lavoratore o il pensionato ha la possibilità di modificarlo o integrarlo prima di spedirlo. Per mandare la dichiarazione via web c'è tempo fino al 30 settembre. Se il lavoratore o pensionato accetta il 730 precompilato senza modifiche, non saranno più sottoposti a controllo i documenti che attestano le spese indicate.

Se dal 730 emerge un credito, il contribuente otterrà il rimborso direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico a partire da luglio (è necessario però inviare la dichiarazione almeno entro la metà di giugno, altrimenti i soldi si riceveranno nei mesi successivi). Se, invece, il contribuente è in debito con il fisco la trattenuta verrà fatta sempre sulla busta paga. I contribuenti che non hanno un sostituto d'imposta, magari perché hanno perso il lavoro nel corso dell'anno, riceveranno il rimborso direttamente con un bonifico dell'Agenzia. Se devono pagare sarà possibile farlo via web o con un modello F24.

Più nel dettaglio, nella precompilata 2020 sono presenti, oltre alla certificazione unica sui redditi da lavoro dipendente o pensione, le spese sanitarie, gli interessi sui mutui, le assicurazioni sulla vita, i contributi per i lavoratori domestici e le spese per asili, università, veterinari e funerali. Ci sono poi i versamenti per la previdenza complementare, le erogazioni al terzo settore e i bonifici per le ristrutturazioni edilizie. Da quest'anno infine crescono le spese sanitarie già inserite: ci saranno infatti quelle per dietisti, fisioterapisti, logopedisti, igienisti dentali e tecnici ortopedici.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA