Il Senato si ferma per Eduardo

Il Senato si ferma per Eduardo
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Sabato 1 Novembre 2014, 05:58
L'ANNIVERSARIO
Nominato senatore a vita nel 1981 dall'allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, Eduardo De Filippo è stato ricordato ieri nell'Aula del Senato, a trent'anni dalla sua scomparsa. Il Presidente Pietro Grasso ha aperto La cantata delle parole chiare. Voci dal teatro di Eduardo in Senato, ricordando come "nessuna qualifica e nessun titolo, se non parzialmente, può contenere tutte le sfumature di un uomo che era scrittore, regista, attore, poeta, uomo di cultura e che ha fatto della sua Napoli lo specchio del mondo". Dopo il discorso di Grasso, è stata trasmessa una sintesi audio dell'intervento di Eduardo nell'Aula di Palazzo Madama del 23 marzo del 1982, quando il senatore illustrò la sua interpellanza a favore dei giovani detenuti nell'Istituto Filangieri di Napoli, i ragazzi di Nisida (presenti ieri con una delegazione di allievi del laboratorio teatrale). Nicola Piovani ha poi eseguito, con Luca De Filippo voce recitante, un estratto della sua opera Padre Cicogna, tratta dall'omonimo poemetto di Eduardo. Numerosi gli artisti del nostro teatro che hanno reso omaggio al grande maestro partenopeo: Lina Sastri (con un monologo tratto da Filumena Marturano), Toni Servillo (con la poesia Ca si i fosse...), Silvio Orlando (Napoli milionaria), Massimo Ranieri (I' vulesse truvà pace), Luca De Filippo (con Il punto di arrivo, il punto di partenza). E ancora: Anna Bonaiuto, Mariangela D'Abbraccio, Umberto Orsini, Angela Pagano, Gianfelice Imparato, Mariano Rigillo, Fausto Russo Alesi.
Antonio Audino ha condotto e raccolto le testimonianze di Luigi De Filippo, Carlo Giuffrè e Francesco Canessa, mentre Dario Fo ha partecipato inviando un intenso videomessaggio. Ad ascoltare, oltre ad alcuni senatori e deputati, delegazioni di studenti di scuole secondarie superiori, il regista Franco Zeffirelli, attori e artisti, parenti ed amici della famiglia De Filippo.
«Oggi - dice Francesco Tavassi che con Luca De Filippo ha curato l'appuntamento - si è respirata un'aria straordinaria: tutti insieme, come soldatini, abbiamo omaggiato il genio di un padre condiviso. Il più grande e vero evento è stato forse l'incontro tra Toni, Luca e Massimo, interpreti che, con la propria arte, più di chiunque altro stanno mantenendo viva la memoria di Eduardo». Mariangela D'Abbraccio ha aggiunto: «Interpretare brani di tanti testi diversi, uno di seguito all'altro, ci ha accordati come un'orchestra e ha fatto esplodere la grandezza di Eduardo in tutta la sua forza. Irripetibile».
Marica Stocchi
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