LA GUERRA

Blinken a Pechino, il ministro Qin: «Relazioni tra Usa e Cina ai minimi storici»

Gli aggiornamenti sul conflitto nell'est Europa

Guerra Ucraina, le notizie di oggi. Kiev: quasi 220mila soldati russi morti dall'inizio del conflitto

Qin: relazioni tra Usa e Cina ai minimi storici

Sono al livello più basso di sempre le relazioni tra gli Stati Uniti e la Cina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri e consigliere di Stato cinese Qin Gang, che oggi a Pechino ha incontrato il Segretario di Stato americano Antony Blinken. «Attualmente le relazioni sino-americane sono al livello più basso dall'instaurazione delle relazioni diplomatiche» tra Washington e Pechino, ha detto Qin, aggiungendo che questo «non è in linea con gli interessi fondamentali dei due popoli e le aspettative comuni della comunità internazionale».

Ministro Qin: Taiwan fulcro dell'interessa della Cina

Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha esposto la posizione della Cina e ha formulato richieste chiare «sulla questione di Taiwan e di altre su interessi fondamentali e preoccupazioni principali della Cina». Qin, incontrando a Pechino l'omologo americano Antony Blinken, ha sottolineato che «la questione di Taiwan è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina, la questione più importante nelle relazioni Cina-Usa e il rischio più importante». La Cina, ha riferito il network statale Cctv, «esorta la parte Usa a rispettare il principio della Unica Cina» e ad attuare «l'impegno a non sostenere l'indipendenza di Taiwan».

Washington: colloqui «franchi», «sostanziali» e «costruttivi»

I colloqui del segretario di stato Antony Blinken in Cina sono stati «franchi», «sostanziali» e «costruttivi»: lo rende noto il dipartimento di Stato Usa. Blinken «ha sottolineato l'importanza della diplomazia e del mantenimento di canali di comunicazione aperti su tutta la gamma di questioni per ridurre il rischio di percezione errata e calcolo errato», ha riferito il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.

 

 

Ministro degli esteri cinese verrà a Washington

Il ministro degli esteri cinese Qin Gang ha accettato l'invito del segretario di Stato Usa Antony Blinken ad andare a Washington dopo i colloqui a Pechino: lo riferisce il dipartimento di stato Usa.

Kiev: chi guiderà gli F-16 non è ancora partito per l'addestramento

«I piloti che guideranno gli aerei, gli F-16, non sono ancora partiti» per l'addestramento, anche se la decisione è già stata presa. Lo afferma in un programma televisivo il portavoce dell'aeronautica ucraina, Yuri Ignat, citato da Unian. I corsi di formazione per gli ufficiali ucraini nell'ambito della coalizione aeronautica internazionale sono, invece, già iniziati. «Non è così semplice - spiega Ignat -. Ci sono diverse basi di addestramento. È possibile che ce ne sia una principale e le altre siano ausiliarie, perché oltre ai piloti ci sono altri specialisti dell'aviazione che devono essere addestrati». Il portavoce dell'Aeronautica di Kiev sottolinea che «se un Paese che non ha F-16 in servizio può fornire la propria base per l'addestramento primario al volo, perché non farlo?». Per questo l'Ucraina può «considerare diverse opzioni» ed è «esattamente ciò che sta facendo il nostro management: viaggiare in diversi Paesi, incontrare i colleghi e studiare diverse basi aeree, perché dobbiamo fare tutto in fretta e allo stesso tempo con alta qualità».

Il New York Times: Mosca ha fatto saltare la diga di Kakhovka, ci sono le prove

Mentre Ucraina e Russia si rimpallano le accuse su chi avrebbe fatto crollare la diga di Kakhovka, il New York Times afferma che, nonostante siano «teoricamente possibili molteplici spiegazioni», le prove indicano chiaramente che la diga è stata paralizzata da un'esplosione provocata dalla parte che la controlla: la Russia». Il media statunitense interroga ingegneri ed esperti di esplosivi, sostenendo che la diga aveva «un tallone d'Achille» ed essendo «costruita in epoca sovietica, Mosca aveva ogni pagina dei disegni tecnici e sapeva dov'era». La diga, spiegano ancora «è stata costruita con un enorme blocco di cemento alla base ed è attraversata da un piccolo passaggio, raggiungibile dalla sala macchine. Proprio qui suggeriscono le prove, è esplosa la carica che ha distrutto la diga».

 

In fiamme deposito di munizioni

Una serie di esplosioni hanno svegliato questa mattina gli abitanti di Rykovo, un villaggio vicino a Genichesk, in Ucraina, dove le forze di Kiev hanno fatto esplodere un deposito di munizioni dei russi.

Lo riporta la Ukrainska Pravda sul suo sito, citando il consigliere del sindaco di Mariupol Petr Andryushchenko e il comandante dell'aeronautica Mykola Oleshchukt. Quest'ultimo ha precisato che l'attacco al magazzino russo è avvenuto presso la stazione Partizany di Rykovo. Secon i media locali sarebbe ancora in corso.

 

Kiev: quasi 200mila russi morti dall'inizio della guerra

Le forze di difesa ucraine hanno ucciso circa 219.820 russi tra il 24 febbraio 2022 e il 18 giugno 2023, di cui 650 solo nell'ultimo giorno. Lo ha detto lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un post su Facebook. Le forze di difesa dell'Ucraina hanno anche distrutto, dall'inizio della guerra, 3.984 carri armati nemici, 7.729 veicoli corazzati da combattimento, 3.847 sistemi di artiglieria, 610 lanciarazzi multipli, 364 sistemi di difesa aerea, 314 aerei da guerra, 304 elicotteri, 3.371 sistemi aerei tattici senza pilota, 1.211 missili da crociera, 18 navi da guerra/cutter, 6.571 autocarri e autocisterne e 52 unità di equipaggiamento specializzato.

 

Kiev: distrutti nella notte due droni kamikaze russi

Le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto durante la notte due droni kamikaze Shahed russi sopra la regione di Dnipropetrovsk. Lo ha detto il governatore della regione di Dnipropetrovsk Serhii Lysak in un post su Telegram, riferisce Ukrinform. «Di notte, l'aggressore ha lanciato due droni Shahed nella regione di Dnipropetrovsk. Tuttavia, i nostri difensori del cielo dell'Air Command East li hanno distrutti», si legge nel post. Non sono stati registrati altri attacchi alla regione.

Sei insediamenti ancora allagati nel Kherson per la diga

Sei insediamenti sono ancora sott'acqua nella regione di Kherson dopo l'attacco russo alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. Lo riferisce su Telegram Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, secondo Ukrinform. «Il livello medio dell'acqua era di 1,1 metri alle 21:00 (del 17 giugno). Sei insediamenti sono allagati sulla riva destra (del fiume Dnipro), vale a dire Kherson, Bilozerka, Dniprovske, Novohradnieve e Blahodativka. Ben 1.274 le case rimangono sott'acqua in quella zona», ha scritto. Prokudin ha anche riferito che gli artificieri hanno esaminato quasi 310 ettari di territorio, scoprendo quattro oggetti esplosivi, neutralizzati sul posto. E ieri i soccorritori hanno pompato più di 24.000 tonnellate di acqua da 82 edifici residenziali nella regione. Il 6 giugno l'esercito russo ha fatto saltare in aria la diga Kakhovka HPP, provocando un'alluvione su larga scala. Numerosi insediamenti nella regione di Kherson e parti della regione di Mykolaiv sono stati allagati. A ieri, 17 giugno, il conteggio delle vittime è di 16 morti accertati, di cui 14 nella regione di Kherson e 2 nella regione di Mykolaiv e una trentina di dispersi.

 

 

Guerra Ucraina, le ultime notizie. Mentre Kiev sostiene che dall'inizio del conflitto siano morti 220mila soldati russi, l'addetto stampa del Cremlino Peskov ha affermato che l'obiettivo della Russia di «smilitarizzare» l'Ucraina è stato ampiamente raggiunto. E Putin torna a parlare di pace durante la visita dei leader dei Paesi africani. 

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