IL VOTO

Elezioni Spagna: Popolari primo partito, ma il premier Sanchez e i socialisti tengono, sconfitta l'ultradestra di Vox

Sfuma la maggioranza assoluta a destra

Elezioni Spagna, Popolari primo partito, il premier Sanchez e i socialisti tengono, sconfitta l'ultradestra di Vox

Schlein: «Onda nera si può fermare»

«I risultati delle elezioni premiano il coraggio di Pedro Sanchez e della sua squadra e ribaltano un esito che sembrava già scritto. I veri sconfitti da un verdetto implacabile sono i nazionalisti di estrema destra di Vox». Lo scrive sui suoi social Elly Schlein. «È la dimostrazione - aggiunge - che l'onda nera si può fermare quando non si punta ad alimentare le paure ma a risolvere i problemi concreti delle persone: aumentando il salario minimo e limitando i contratti a termine, affrontando sul serio l'emergenza climatica, limitando gli effetti del caro energia e dell'inflazione sulle imprese e sulle fasce più povere. Adelante!».

Ppe: "Pieno sostegno a Feijo'o per formare il governo"

«Congratulazioni ad Alberto Nunez Feijóo per la netta vittoria alle elezioni di ieri.

Ottenere 3 milioni di voti in più del 2019 conferisce al Partito popolare un mandato chiaro per formare un governo che rifletta questa volontà di cambiamento. Hai il nostro pieno supporto». Lo scrive in un tweet il presidente e capogruppo del Partito popolare europeo (Ppe), Manfred Weber, commentando i risultati del voto in Spagna.

Elezioni Spagna, i seggi: nessun blocco raggiunge la maggioranza di 176 seggi

Lo spoglio dei voti assegna 136 seggi al Pp di Alberto Nunez Feijóo e 122 al Psoe del premier Pedro Sanchez. Vox non riesce ad andare oltre i 33 seggi e Sumar si ferma a 31. Nessuno dei due blocchi di conseguenza riesce a raggiungere la maggioranza di 176 seggi. Quello di destra si ferma a 169 seggi, quello di sinistra a 153.

Il Pp raccoglie il 33,04% dei voti e rispetto alle precedenti consultazioni ha 47 seggi in più, il Psoe ottine il 31,7% dei seggi e aumenta la propria presenza di due seggi. Male Vox che con il 12,39% di voti perde 19 seggi. Sumar con il 12,31 di voti porta in aula 31 rappresentanti.

Elezioni in Spagna, il Partito Popolare ha prevalso alle urne ma molto lontano dall'asticella della maggioranza assoluta e ben al di sotto delle aspettative che nutre da quando ha stravinto le elezioni comunali e regionali. Il Psoe, dal canto suo, ha resistito mostrando grande forza e migliorando anche il risultato ottenuto quattro anni fa. Sebbene Alberto Núñez Feijóo abbia vinto le elezioni, Pedro Sánchez potrebbe governare di nuovo formando una nuova alleanza contando sull'astensione di Junts, la coalizione di Carles Puigdemont.

La distanza tra le prime due formazioni del Paese è di soli 14 seggi.

I popolari hanno ottenuto 136 deputati, 47 in più rispetto a quattro anni fa quando il capogruppo era Pablo Casado. I socialisti, dal canto loro, sono riusciti a scacciare il fantasma del crollo che la maggior parte dei sondaggi prevedeva e hanno aggiunto due deputati ai 120 ottenuti nel 2019. Lo scenario politico che si sta aprendo adesso è molto incerto - scrive El Mundo - Le due formazioni di destra - PP e Vox- hanno 169 seggi e ne mancano sette alla maggioranza assoluta.

Feijóo, facendo uno sforzo negoziale, potrebbe riuscire ad aggiungere altri due deputati al suo computo con il seggio conquistato dall'Unión del Pueblo Navarro e, con molto più impegno, quello conquistato dalla Coalición Canaria. Quest'ultimo sarebbe particolarmente difficile perché questo gruppo ha sempre dichiarato che non avrebbe sostenuto un governo che includesse Vox. Il tandem della sinistra - Psoe e Sumar - ha ottenuto 153 deputati, due in meno rispetto a quelli che Psoe e Unidas Podemos hanno aggiunto in questa legislatura. Tuttavia, con l'intero ventaglio dei partiti del cosiddetto «blocco delle investiture Sánchez», arriverebbe a 172 seggi, uno in più rispetto al blocco di destra.

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