Chi è Alberto Nunez Feijòo, leader del Partito Popolare: il politico “per caso” che promette normalità

Governatore della Galizia dal 2009, Feijóo non ha esperienze nazionali

Elezioni Spagna, chi è Alberto Nunez Feijòo
di Mauro Evangelisti
4 Minuti di Lettura
Domenica 23 Luglio 2023, 20:38 - Ultimo aggiornamento: 23:59

«Non aspettatevi da me canzoni o balletti o cambiamenti di copione all’ultimo minuto, piuttosto avrete certezze, moderazione e stabilità». In campagna elettorale Alberto Núñez Feijóo, 61 anni, governatore della Galizia di fatto ininterrottamente dal 2009 al 2022, ha rivendicato le caratteristiche del suo personaggio di grigio funzionario pubblico, che ha cominciato la sua corsa come burocrate della Comunità autonoma e oggi si ritrova alla guida del Partito popolare. Non è una novità che venga proprio dalla Galizia, visto che prima di lui anche Rajoy, l’ultimo primo ministro del Pp, nonché il fondatore del partito Fraga Ibarne erano originari di quella parte di Spagna (così come Franco).

Elezioni Spagna, cosa succede ora? L’incarico andrà al Pp, ma il Psoe non si arrende. E c’è l’ipotesi di rivotare
 

LO SCOGLIO LINGUISTICO
 

In questa campagna elettorale ha anche saputo ironizzare sui suoi limiti: non ha mai avuto un importante ruolo di governo nazionale e alla Spagna spetta in questo semestre la presidenza del Consiglio Ue.

Bene, Feijóo per sua stessa ammissione parla male inglese e non conosce il francese. Lui ha scherzato in campagna elettorale in tv: «Avevo l’insegnante di inglese disponibile da lunedì, ma poi hanno indetto le elezioni... Ma posso assicurarvi che nei vertici internazionali, che di solito si svolgono con i traduttori, l’importante è che capiscano cosa sto cercando di dire». Agli spagnoli il suo pragmatismo è piaciuto, in contrapposizione al più telegenico e scafato Pedro Sánchez. Dalla sua Feijóo ha il curriculum di chi in Galizia non ha mai perso una elezione. Ha anche saputo respingere gli attacchi collegati a una foto del 1995, che lo insegue ciclicamente e che lo ritrae al mare sorridente con Marcial Dorado, un narcos condannato per traffico di droga e riciclaggio di denaro. In passato inizialmente aveva negato la frequentazione, poi aveva detto che c’era stata, ma aveva poca importanza. Di recente ha usato un’altra strategia: «Ai tempi di quella foto Marcial Dorado era solo un contrabbandiere, non un narcotrafficante».
 

I DUE QUESITI 
 

In realtà, in questa campagna elettorale l’attenzione più che su una vecchia foto imbarazzante si è concentrata su due domande. La prima: il grigio e moderato Alberto Núñez Feijóo passerà alla storia come il primo leader del Pp che si allea con una formazione di estrema destra come Vox, in una nazione, la Spagna, in cui le coalizioni sono l’eccezione, non la regola? Lui ha sempre detto che non servirà, ma poi in diverse comunità autonome (le nostre regioni) il Pp si è alleato con il partito di Abascal. L’altra questione è se cancellerà tutti gli interventi legislativi in materia di diritti civili varati da Sanchez: soprattutto se governerà con Vox, alcune leggi saranno modificate (una per tutte la cosiddetta ley trans), ma ad esempio non toccherà nella sostanza il diritto all’aborto. 
 

PORTE GIREVOLI 
 

C’è una sliding door che ha portato alla politica il tecnocrate Alberto Núñez Feijóo anche se da giovane aspirava a diventare giudice. Proviene da una famiglia povera e dopo la laurea in Legge fu costretto a iniziare subito la carriera da burocrate nella comunità autonoma, perché il padre aveva perso il lavoro. Il posto da funzionario pubblico servì però da trampolino per il salto in politica. È abituato a non avere fretta: si è sposato tardi e ha avuto un figlio a 55 anni. E sarebbe il primo ministro meno giovane degli ultimi tempi in Spagna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA