Elezioni Spagna, Forza Italia esulta: «Superati i socialisti». Giorgia Meloni delusa per la frenata di Vox

Giorgia Meloni ha seguito con trepidazione lo spoglio spagnolo

Elezioni Spagna, Forza Italia esulta: «Superati i socialisti». Il premier deluso per la frenata di Vox
di Francesco Bechis
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Lunedì 24 Luglio 2023, 00:13

Non è uno tsunami. L’onda lunga potrebbe sentirsi, a Roma come a Bruxelles. Il domino politico europeo, la virata a destra di un’Europa per decenni a trazione popolar-socialista potrebbe trovare in Spagna un altro tassello chiave. 

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LE REAZIONI

Giorgia Meloni ha seguito con trepidazione lo spoglio spagnolo. Si è fatta aggiornare dai suoi negli intermezzi della conferenza sui migranti che l’ha tenuta impegnata tutto il giorno alla Farnesina. A fine serata, uscendo dalla sala stampa, il sorriso più largo solca però il viso di Antonio Tajani. Il successo del Partido popular di Feijòo, gemellato con Forza Italia sotto l’ombrello europeo del Ppe, investe di buon umore il ministro degli Esteri e segretario del partito azzurro. Per Vox invece il bilancio è opposto. La destra-destra di Santiago Abascal esce bruciata dalle urne: ha dimezzato i suoi seggi. E questa è una notizia accolta con una certa mestizia tra le fila di Fratelli d’Italia, che dei “patriotas” spagnoli sono alleati di ferro. 
Di certo non è il risultato in cui sperava Meloni.

Che molto si è spesa per dare manforte alla campagna di Vox. Un anno fa, alle elezioni regionali, si era resa protagonista di un’arringa indelebile in spagnolo, donna, madre, cristiana e italiana. Dieci giorni fa Meloni è tornata a tirare la volata ai suoi alleati iberici. Questa volta in veste di premier, apparsa a sorpresa sui maxi-schermi del comizio di Abascal a Valencia, tra grida di giubilo e cori da stadio dei militanti presenti. Nel cerchio magico della premier però nessuno dà letture disfattiste delle urne spagnole. 

È vero, Vox è ridimensionata. E i cugini-patrioti di FdI non saranno determinanti nel bilancino che porterà alla formazione del prossimo governo come avrebbero sperato. 

Tuttavia, il successo di Feijòo, per quanto indiscutibile, da solo non basta. E in queste ore l’unica speranza che il leader popolare ha di formare un governo e spedire all’opposizione i socialisti potrebbe essere quella di bussare alla porta di Vox. Una convivenza inedita, forse anche sgradita. Forse necessaria. E questa è una convinzione che certo non può dispiacere a Meloni. Da mesi infatti la premier italiana lavora a quello stesso schema, ma su scala europea. Ovvero per mettere in piedi, alle elezioni europee del giugno 2024, un’alleanza tra Partito popolare e i Conservatori da lei guidati a Bruxelles per mettere all’angolo i socialisti. Ecco, il risultato spagnolo, esulta a caldo il capogruppo di Forza Italia all’Europarlamento Fulvio Martusciello, «prepara la svolta alle europee».

IL PIANO UE

Sarà un’impresa difficile, numeri alla mano. Ma non impossibile e infatti altrove quello stesso schema ha già funzionato. In Finlandia, in Svezia. Ora forse anche in Spagna la destra popolare e la destra più a destra dovranno trovare un metodo di convivenza. 

Del resto, anche in Italia quel laboratorio è stato avviato. Al netto del governo di centrodestra più variegato d’Europa - Lega, FdI, FI, tre partiti che a Bruxelles rispondono a tre gruppi parlamentari diversi - il percorso di avvicinamento tra Forza Italia e meloniani, accelerato dalla scomparsa di Berlusconi, punta proprio a quel traguardo.

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