Ladri scatenati in case e ditte a Pesaro
In un tabacchi smurato l'antifurto

Ladri scatenati in case e ditte a Pesaro In un tabacchi smurato l'antifurto
di Emy Indini
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Domenica 30 Novembre 2014, 16:41
PESARO - Tre appartamenti, un tabaccaio e gli uffici di una ditta. È il bollettino di guerra di una notte di razzie messe a segno a distanza di poche ore una dall'altra tra la Statale Adriatica, la Celletta e via Milano. Una conta provvisoria destinata ad allungarsi denuncia dopo denuncia.



Sono i ladri mordi e fuggi, che prediligono le abitazioni ai piani bassi dove entrano forzando le serrature delle finestre approfittando dell'assenza, anche breve, dei padroni di casa. Gli esercizi commerciali, poi, sono scelti in base alle potenzialità. E cosa c'è di più promettente di un tabaccaio pieno di gratta e vinci, sigarette e soprattutto slot machine? Così nel mirino è finita la tabaccheria e ricevitoria Milano, al numero 112 dell'omonima via. Un furto mirato, messo a segno da chi sapeva come e cosa colpire, compreso il sistema antifurto che è stato letteralmente scardinato dal muro per evitare che continuasse a suonare. Il dispositivo di allarme, tra l'altro, non era visibile perché si trovava chiuso dentro un mobile, anch'esso finito tra la furia devastatrice dei ladri. Dunque, la banda conosceva bene il posto che ha preso d'assalto durante la notte tra venerdì e sabato, sicuramente dopo attenti sopralluoghi. Ad agire sarebbero stati almeno in tre (uno dovrebbe aver fatto da palo all'esterno pronto a dare l'allarme), dopo aver forzato una porta sono entrati nel locale e, con precisione e velocità, hanno arraffato gratta e vinci, sigarette e il contenuto della macchinetta cambia soldi. Per un totale di almeno 10mila euro. Non sono riusciti, però, a forzare i cassetti delle slot. Forse per l'allarme che, nonostante il tentativo di metterlo fuori uso, ha continuato a suonare grazie alle pile. Poco dopo, infatti, sul posto è arrivata la Volante della polizia che ha trovato il locale a soqquadro e ripulito dai ladri di cui non c'era traccia. «È da dodici anni che gestisco questa attività - ha detto a poche ore dal colpo il titolare della tabaccheria, Lorenzo Gresta - e non avevo mai subito nessun furto, è una cosa che lascia senza parole e fa sentire impotenti. Sto ancora facendo mente locale per capire l'entità precisa del danno. Oltre a quello che hanno preso, almeno non sono riusciti ad aprire le slot».

Quasi alla stessa ora (per questo si pensa che possa essere stata opera della stessa banda) i ladri hanno visitato gli uffici di una ditta poco distante dalla tabaccheria, sempre in via Milano, in cerca probabilmente di soldi. Su entrambi i furti indaga la polizia. E sempre la polizia è intervenuta in altre due razzie messe a segno poche ore prima nel quartiere Celletta. Stavolta è toccato a due appartamenti, uno in via Liliano Cassiani e l'altro in via Lino Liviabella, dove i padroni di casa si erano assentati per poco tempo. I malviventi hanno agito in fretta, forzando le finestre e rubando, anche da una cassaforte sventrata, soldi e soprattutto oro. Colpo grosso da almeno 10mila euro tra denaro e gioielli, invece, in un altro appartamento situato al primo piano sulla Statale Adriatica. Anche in questo caso i ladri hanno agito nelle ore serali, tra le 18 e le 21, quando non c'era nessuno, e hanno arraffato 2mila euro in contanti e tutti i preziosi che hanno trovato. Al loro rientro, i padroni di casa hanno trovato l'amara sorpresa e hanno chiamato i carabinieri. Sul posto è arrivata la pattuglia del Radiomobile. Secondo gli inquirenti si tratta di pendolari del crimine, che calano dalle regioni vicine per mettere a segno le razzie. Con le imminenti festività inizia il periodo a più alta densità di furti.
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