Di furtarello in furtarello, a fine anno, gli ammanchi arrivano a decine di migliaia di euro. E così ogni volta, lui fa denuncia. E quando va bene, la ritira perchè magari qualcuno gli ripaga il maltolto. Tra l’altro nella zona era diventato una delle prede preferite dato che si era sparsa la voce che rubare in quel supermercato fosse davvero facile. E così è dovuto correre ai ripari ingaggiando anche una guardia giurata. Ieri, in Tribunale a Pesaro, a processo c’era uno dei tanti manolesta che sono passati per quel supermercato. Processo nel quale si è costituito parte civile il titolare del supermercato. L’imputata (una giovane donna ad oggi ierreperibile) aveva arraffato appunto un deodorante e uno spazzolino, ma non li ha mai potuti usare dato che era stata pizzicata prima di poter scappare con il bottino. Il pm Danilo Rabini ha chiesto il minimo della pena, 15 giorni di reclusione e 50 euro di multa. La giovane ha un precedente per droga, chiuso con un patteggiamento. Il suo legale, l’avvocato Andrea Monsagrati ha chiesto l’assoluzione per la particolare tenuità del danno e il giudice Stefano Marinelli l’ha accolta. Ma l’avvocato potrebbe essere presto di nuovo davanti al giudice. Assiste infatti altri tre accusati di aver rubato nello stesso esercizio commerciale, tra cui uno che il titolare ha denunciato per il furto di lamette da barba, valore: 2 euro e 27.
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