Scuolabus massacrati con crick e martelli, indagine choc: i vandali sono 3 bambini dai 10 ai 12 anni

Un fatto che ha sconvolto l’intera comunità di Cartoceto, a Pesaro

Scuolabus massacrati con crick e martelli, conclusione choc dell'indagine: i vandali sono 3 bambini dai 10 ai 12 anni
di Roberto Giungi
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Martedì 8 Marzo 2022, 09:56

Sono tre bambini ed è questo il dato più sconcertante di una storia di vandalismi con la quale si è aperto a Lucrezia il 2022. Tre autobus resi inutilizzabili, i vetri di tutti i mezzi completamente divelti con cric e martelletti, alcune carrozzerie pesantemente abbozzate. Sono stati individuati a Cartoceto 3 ragazzini tra i 10 e 12 anni, di nazionalità italiana, che il 3 gennaio avevano danneggiato per diverse decine di migliaia di euro tre mezzi del trasporto pubblico locale della società Adriabus, uno scuolabus del Comune e altre due auto sotto sequestro delle quali era stato nominato custode il sindaco Enrico Rossi.

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Sugli atti vandalici verificatisi a Lucrezia ha fatto il punto lo stesso sindaco. 
«Davvero increscioso - commenta - dover constatare che a compiere simili gesti, siano stati ragazzi così piccoli dei quali va compresa certamente la condizione di disagio delle famiglie. È altrettanto evidente, però, che il fatto non possa essere derubricato ad una semplice bravata, sia per le modalità con cui è stato compiuto, sia per gli effetti provocati.

Auspichiamo che una vicenda così grave non si risolva con una pacca sulla spalla, visto che i ragazzini non sono imputabili - ma che abbia lo scopo, da un lato, di far comprendere la gravità di quanto commesso con una pena certa, dall’altro, di rieducare attraverso forme di sensibilizzazione, affinché tali accadimenti non si ripetano».

Le indagini

Un fatto che ha sconvolto l’intera comunità. «Ringrazio - evidenzia Rossi - la polizia locale di Cartoceto, guidata dal vice ispettore Luca Renzi, per il tempestivo intervento e il lavoro prezioso, grazie ai quali sono riusciti ad individuare i responsabili, anche attraverso le immagini acquisite dall’impianto di videosorveglianza. Un’infrastruttura tecnologica su cui gradualmente continueremo ad investire, poiché determinante sia come deterrente, sia ai fini repressivi rispetto a condotte illecite di varia natura che potrebbero accadere sul nostro territorio». 

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L’altro blitz senza colpevoli

I fatti descritti, al momento non sembrano essere legati ai circa trenta casi di auto rigate, avvenuti quasi sempre nelle ore notturne «Per quanto concerne i numerosi riscontri di auto rigate - precisa il sindaco - invito a continuare a segnalare e denunciare eventuali ed ulteriori episodi, rispettivamente presso la polizia locale di Cartoceto e i carabinieri di Colli al Metauro». 

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