Cisterna, fine dell'esperienza Carturan. Lega e FdI lasciano la maggioranza

Mauro Carturan
di Daniele Ronci
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Martedì 12 Gennaio 2021, 14:08 - Ultimo aggiornamento: 14:40

E' praticamente finita l'esperienza del sindaco di Cisterna, Mauro Carturan. Mentre lui teneva una conferenza stampa per  spiegare le motivazioni che lo hanno portato a ritirare le deleghe all'ormai vicesindaco Sambucci, annunciando  di assegnare la nomina dell'assessore della Lega Federica Felicetti,  arrivava il comunicato congiuto tra Lega e Fratelli d'Italia per mettere fine al progetto politico del 2018: «Siamo pronti a voltare pagina, ridando la parola agli elettori, per restituire alla città la dignità perduta» - la conclusione di una lunga nota nella quale si ricostruiscono i turbolenti rapporti con il sindaco.

 «Si è tenuto oggi un incontro tra Lega e FDI alla presenza dei Senatori Gianfranco Rufa, coordinatore provinciale Lega e Nicola Calandrini, coordinatore provinciale FDI, dal quale si è giunti alla conclusione che la tentata sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale, le ripetute revoche al vicesindaco, i continui tentativi di ribaltoni della prima repubblica, i ripetuti azzeramenti senza senso della giunta comunale, le guerre intestine all’interno di alcuni gruppi politici di maggioranza, le dimissioni farsa di alcuni assessori, sono tutti gravissimi errori del Sindaco Carturan. Grotteschi i continui tentativi di Carturan di addossare le sue responsabilità agli altri, compreso ai “fantasmi” che ogni tanto rievoca, scadendo anche nel ridicolo, ma non è altro che il risultato della sua personale politica fatta di continui attacchi ai danni di quei gruppi politici che hanno contribuito alla vittoria nelle elezioni amministrative del 2018, quest’ultimi, “responsabili” agli occhi del Sindaco, di rappresentare una alternativa politica valida capace di saper essere propositivi con l’obiettivo di far crescere la nuova classe dirigente politica della città». 


 Lega e FdI, inoltre, considerano «avvilente che in questa situazione di emergenza sanitaria che interessa tutto il mondo, il Sindaco sia concentrato su manovre tattiche di palazzo e discussioni interne ai gruppi politici.

Alla luce di quest’ultima revoca del vicesindaco, priva di qualsiasi logica politica, dei costanti attacchi ai partiti, ma basata esclusivamente su  vendette personali del sindaco, che nulla hanno a che vedere con gli interessi principali della città, riteniamo che il progetto politico sposato nel 2018 sia terminato esclusivamente per l’irresponsabilità politica del sindaco, concentrato più che sull’aspetto istituzionale ed amministrativo della città, sulle velleità politiche personali, rievocando vecchie tattiche e ribaltoni politici appartenenti ai vetusti metodi della politica che non ci appartengono»

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