Molotov a scuola ad Aprilia, lo studente è pentito. Confermata l'accusa di strage

Molotov a scuola ad Aprilia, lo studente è pentito. Confermata l'accusa di strage
di Giovanni Del Giaccio e Raffaella Patricelli
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Domenica 23 Dicembre 2018, 06:30
Il giudice deciderà domani, probabilmente, sul capo d’accusa nei confronti del quindicenne entrato al “Rosselli” di Aprilia con otto molotov e sulla richiesta di domiciliari presentata dall’avvocato Leo Palombi. Per adesso resta contestata la strage. 

La condotta messa in atto dal quindicenne rappresenta quello che in gergo è definito un pericolo concreto, ma il ragazzo «voleva solo farsi rispettare - dice l’avvocato - ha urlato agli altri di andare via, non voleva far male a nessuno».

Il giovane si è pentito, è consapevole della gravità dell’accaduto e avrebbe spiegato che oltre a essere stato deriso in passato ha ricevuto - di recente - insulti pesanti con messaggi sul telefonino. I genitori sono disperati e sperano, intanto, di poter trascorrere il Natale con lui. Dipende da un ulteriore esame sul liquido contenuto nelle molotov che, come già emerso, non era particolarmente infiammabile. 
Ieri mattina 300 studenti hanno partecipato all’assemblea al “Rosselli”, con un invito alla riflessione sull’accaduto. A gennaio sarà  attivato uno sportello di ascolto.

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