L'accusa nei suoi confronti - dopo gli accertamenti eseguiti dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia coordinati dal tenente colonnello Riccardo Barbera - è quella di strage. Entrando a scuola con quelle bottiglie esplosive poteva provocare non solo danni ma davvero una strage che viene comunque contestata, anche se non si verifica.
Il 15enne è stato quindi arrestato e condotto presso il centro di prima accoglienza della Capitale. Secondo i primi riscontri e le testimonianze raccolte dai militari, alla base del folle gesto la voglia di vendicarsi di alcuni presunti casi di bullismo vissuti nell'ultimo anno.
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