Comunali Latina, con Celentano la destra si riprende il suo fortino. È la prima donna eletta sindaca

Coletta era stato sfiduciato lo scorso autunno subito dopo il voto ripetuto nelle 22 sezioni in cui era stato annullato dal Tar

Comunali Latina, con Celentano la destra si riprende il suo fortino. È la prima donna eletta sindaca
di Monica Forlivesi
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Lunedì 15 Maggio 2023, 23:53 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 10:13

L’aria che tira è quella della vittoria come ai vecchi tempi, quando il centrodestra a Latina vinceva le elezioni superando il 60% dei consensi. Si aprono le urne, bastano cinque sezioni per capire che Matilde Celentano ha spazzato via l’esperienza civica di Damiano Coletta, perché non ha solo vinto, ha stravinto. Oltre le aspettative: il 70% contro il 30 dell’ex sindaco dell’area progressista.

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È la prima volta che questa città giovane, non ha neppure cento anni, ha un sindaco donna.

Matilde Celentano di anni ne ha 63, è nata in Sardegna, per uno strano caso della vita in un’altra città di fondazione del ventennio come Latina, a Carbonia, poi seguendo il lavoro dei genitori è approdata ancora bambina in Continente e ha dedicato la sua vita alla professione medica (è fisiatra, sposata, due figlie). Un volto relativamente nuovo per la politica, il debutto è nel 2016, la sua prima campagna elettorale per il Consiglio comunale con Fratelli d’Italia. Un po’ di paura ora che il sogno di essere la prima sindaca di Latina è diventato realtà? «Sento tutta la responsabilità di rimettere in piedi una città in abbandono. Sono sicura che sapremo rilanciare la città grazie alla filiera di governo». Latina da ieri ha di nuovo un sindaco, dopo anni difficilissimi, nell’autunno 2021 la vittoria di Coletta sull’ex deputato Vincenzo Zaccheo, il sindaco di Lbc non solo è alle prese con l’anatra zoppa ma anche con un ricorso al Tar, i conti non tornano, si ripete il voto lo scorso settembre in 22 sezioni, Coletta perde ma Zaccheo non arriva al 51% dei consensi, dunque resta valido il ballottaggio. Pochi giorni dopo il sindaco viene sfiduciato e arriva il commissario Carmine Valente, che oggi passerà il testimone alla neo sindaca.


LO SFIDANTE
Un paio d’ore dopo la chiusura delle urne Damiano Coletta, il candidato civico che nel 2016 ha strappato la città al centrodestra vincendo al ballottaggio con Nicola Calandrini, oggi senatore di FdI, chiama la sua avversaria, lo dice appena mette piede al suo comitato elettorale: «Ho appena concluso una telefonata con Matilde Celentano per congratularmi per il risultato ottenuto e augurarle buon lavoro. Le ho fatto il mio in bocca al lupo: inizia una nuova fase per la città, il nostro compito sarà quello di fare opposizione responsabile». Passano i minuti e arrivano gli scrutini di altre sezioni, Celentano resta sempre attorno al 70% e Coletta al 30. La vittoria era nell’aria, la città non ha mai perdonato al cardiologo di aver trascurato le cose di tutti i giorni: erba troppo alta, asfalto rovinato, rifiuti sui marciapiedi. Onesto, ha tentato di far ripartire una macchina comunale in difficoltà e provata dalle inchieste che hanno spazzato via l’amministrazione precedente, ha messo mano ai conti del Comune, ha pagato valanghe di debiti fuori bilancio, un lavoro difficile ma poco evidente, alla città tutto questo non è bastato. Ora Lbc, insieme al Pd, vanno all’opposizione e torna a governare il centrodestra nella città che ne è da sempre il laboratorio. «Faremo grandi cose - assicura Celentano - ho promesso una città più pulita, più sicura, con una Marina che sarà il volano dell’economia cittadina e lo farò».
 

I PARTITI
Ora starà ai partiti trovare un punto di equilibrio tra FdI, Fi, Lega, Udc-Dc e lista del sindaco che vada oltre la campagna elettorale: a Latina la coalizione era stata per anni spaccata, ha fatto dannare i sindaci, dallo storico primo cittadino del Msi Ajmone Finestra a Vincenzo Zaccheo. Lei arriva al point elettorale nel cuore di Latina alle 18,30, l’accolgono le note di Lucio Battisti, “Il mio canto libero”. È una donna minuta, stretta in un piumino rosa, accoglie con un sorriso schivo gli applausi scroscianti, la prima cosa che dice è: «Oggi abbiamo scritto un pezzo di storia, io questa vittoria la voglio dedicare a tutte le donne di Latina, le voglio rappresentare tutte e voglio che credano di più in loro stesse. Io ho dimostrato che ce la possiamo fare». Matilde Celentano e il suo partito hanno ottenuto un enorme consenso, Fratelli d’Italia e la lista del sindaco da soli superano il 40% (quando ancora i dati non sono definitivi), mentre Forza Italia e Lega si fermano al 10% circa. «Dopo anni di immobilismo e di paralisi amministrativa finalmente Latina, la seconda città del Lazio, torna ad essere governata dal centrodestra - dichiara Chiara Colosimo, deputato di Fratelli d’Italia - Un altro grande successo per la classe dirigente di FdI che, oltre che a confermarsi primo partito, ha avuto il merito di esprimere un candidato di alto profilo».
 

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