Lettere in Curia, indagini sulle foto del parroco

Le missive disconosciute dal prete parlano di "perversioni" e sono state recapitate in diverse chiese

Lettere in Curia, indagini sulle foto del parroco
di Marco Cusumano
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Martedì 9 Gennaio 2024, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 11:49

IL CASO

Al momento sono sei le lettere recapitate in diverse parrocchie di Latina e provincia nelle quali un prete confessa una serie "perversioni", così le definisce, firmandosi con nome, cognome e allegando alcune fotografie ambigue. Le lettere sono state subito disconosciute dal parroco indicato come autore, ma ora la Diocesi vuole capire chi c'è dietro un'azione così plateale e da quali motivi sia stato spinto. Le domande più insistenti riguardano le fotografie allegate: come mai l'autore era in possesso di quelle immagini? Chi le ha scattate e perché? Non si tratta di foto pornografiche, ma alcune sono comunque ambigue, in una in particolare si vede il parroco a petto nudo.
Non è escluso che alcune copie della lettera, scritta a mano e poi fotocopiata, siano ancora in viaggio tramite posta ordinaria verso altre parrocchie della provincia, dove potrebbero essere recapitate in questi giorni. Chi l'ha scritta di certo conosce bene l'ambiente ecclesiastico: l'ha inviata al vescovo Mariano Crociata e ai parroci pontini scrivendo a mano gli indirizzi con estrema precisione.

TORBIDA CONFESSIONE

«Ho tradito uomini, amanti, ragazzi, mogli, celebrando il sacro vincolo del matrimonio e poi infilandomi nei letti dei mariti», si legge nella missiva. «Mi recavo spesso nei luoghi di incontro sul lungomare per sfogare le mie repressioni», scrive l'ignoto autore che poi lancia l'attacco finale: «Ho utilizzato la mia posizione autorevole per scopi, egoistici, perversi e cinici. Colpe confessate al vescovo che non ha preso posizione».

L'EX DIACONO FRATESCHI

La lettera è considerata falsa, ma di certo sta mettendo in imbarazzo l'intera Diocesi di Latina, anche perché arriva a meno di un mese dall'udienza preliminare a carico dell'ex insegnante di religione e diacono Alessandro Frateschi, 50 anni, arrestato la scorsa estate con la grave accusa di pedofilia per aver abusato di diversi adolescenti. L'uomo, attualmente agli arresti domiciliari a Terracina, comparirà davanti al giudice del tribunale di Latina il primo febbraio. Sulla sua posizione la Diocesi ha già effettuato un'indagine interna i cui risultati sono stati inviati al competente dicastero a Roma che potrebbe disporre un provvedimento definitivo di allontanamento.

INDAGINE INTERNA

Sulla questione delle lettere recapitate nei giorni scorsi, il vescovo Mariano Crociata ha annunciato un'altra indagine interna. «Respingiamo con fermezza l'uso di lettere anonime - spiega il portavoce Remigio Russo - che non hanno altro scopo che diffamare una persona e creare scalpore e scandalo tra i fedeli, lanciando accuse generiche e non portando nessuna prova. Poiché la circolazione della lettera rischia di creare confusione e di portare discredito nei confronti di un prete e della comunità ecclesiale, il vescovo Mariano Crociata ha disposto l'avvio di un'indagine previa in ambito canonico, a tutela dello stesso presbitero citato nella lettera, della serenità e del cammino di fede della comunità ecclesiale e, non ultimo, della verità».

IL MOVENTE

Al momento non si comprende il motivo di un'azione così spericolata. L'ipotesi è che dietro questa iniziativa ci siano dei dissidi personali tra il prete indicato nella lettera e il vero autore dello scritto. Nell'esercizio della propria attività, ma anche al di fuori, il parroco potrebbe aver avuto uno screzio con qualcuno, da qui l'azione vendicativa del "rivale". Un'ipotesi però che non spiegherebbe il motivo dell'attacco diretto a vescovo. Ma soprattutto, se così fosse, bisognerebbe comunque chiarire l'origine e il contesto delle foto allegate alla lettera che ritraggono in maniera piuttosto chiara il parroco indicato nella firma.

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