Foto hard con l'app Bikinioff, coinvolti quindici alunni di scuola media

La scoperta su un autobus dove un ragazzo mostrò le immagini sullo smartphone ai compagni

Foto hard con l'app Bikinioff, coinvolti quindici alunni di scuola media
di Marco Cusumano
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Venerdì 15 Settembre 2023, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 11:42

«Ragazzi guardate queste foto, sono nude!». Su un autobus che riporta a casa gli alunni, alla fine della scuola, si sente la voce di un ragazzo che mostra sul telefonino alcune immagini. Si vedono due compagne completamente nude. Una delle due è presente sull'autobus, assiste alla scena e resta senza parole, sconvolta. Una volta tornata a casa la ragazza, che ha appena 13 anni, racconta tutto alla madre.

E' iniziata così l'indagine sulle foto pornografiche realizzate da alcuni alunni di una scuola media della provincia di Latina con l'applicazione "Bikinioff" e poi diffuse sui social e nei gruppi whatsapp.

La Procura dei Minori di Roma indaga su 9 ragazzi minorenni che rischiano l'accusa di diffusione di materiale pedopornografico e diffamazione.

Le indagini sono concentrate sulla complessa ricostruzione della rete di ragazzi che hanno prima prodotto le immagini, per poi condividerle sui social e sui gruppi. Le foto sono assolutamente realistiche e realizzate con l'app che, partendo da una normale fotografia, riproduce il soggetto completamente nudo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori la condivisione delle immagini è avvenuta principalmente in due gruppi whatsapp che si chiamavano "Ghetto" e "18" con il simbolo del divieto.

Dopo quell'incontro sull'autobus è iniziato un tam tam di telefonate tra le ragazze coinvolte, i genitori e alcuni dei ragazzi che avevano partecipato allo scambio di immagini. Nel giro di qualche settimana è stato possibile ricostruire un elenco dettagliato dei giovani che avevano partecipato ai due gruppi, una quindicina in tutto. Alcuni si erano tirati fuori abbandonando i gruppi il giorno successivo all'incontro in autobus, quando ormai la vicenda era arrivata all'attenzione degli adulti.

La Polizia Postale, incaricata dalla Procura dei Minori di Roma, sta portando avanti gli accertamenti sui ragazzi ma nel frattempo è emerso un altro dettaglio inquietante. Anche una giovane professoressa della stessa scuola è stata "spogliata" con l'applicazione e le immagini sono state pubblicate su due siti pornografici e poi rimosse. Al momento non risultano denunce presentate dall'insegnante e dunque non è stata accertata la provenienza delle foto realizzate sempre con la pericolosa applicazione "Bikinioff" che consente di realizzare gratuitamente soltanto il primo invio, il tutto attraverso Telegram.

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