«E' un lavoro sul carattere, in senso strettamente teatale, più che sulla danza - spiega Marianna Giorgi - È un lavoro sulla persona che diventa personaggio in scena, la danza è lo strumento pare dare respiro al personaggio è una danza che arriva come conseguenza necessaria e mai come propellente». L'esibizione è inserita tra le dieci finaliste che presenteranno una forma breve davanti al pubblico e a una giuria internazionale: al progetto vincitore verrà attribuito un contributo per la produzione dello spettacolo.
Lo scorso anno Marianna Giorgi è stata una delle danzatrici selezionate per partecipare al prestigioso "Eastman-Intensive" diretto da Sidi Larbi Cherkaoui, ad Anversa in Belgio. Mentre attualmente è docente per il triennio di formazione professionale presso il centro Spid di Milano, diretto da Marta Levis. Lo spettacolo "Don't go Cryin" ha già vinto "Peccati di Chore" all'Opificio In Movimento diretto da Diana Florindi, e selezionato nel giugno scorso per partecipare al Festival Choreographic Miniatures presso il Teatro Nazionale di Belgrado.
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