Basket e calcio a 5, si pensa a una nuova tensostruttura

Basket e calcio a 5, si pensa a una nuova tensostruttura
di Andrea Apruzzese
3 Minuti di Lettura
Martedì 28 Novembre 2023, 11:17

Prima l'incontro con le società sportive, poi il mandato per una relazione urgente al tecnico, infine i primi contatti esplorativi per reperire fondi, non solo con la Regione ma anche con i parlamentari pontini a Roma. Ecco la prima, vera giornata operativa del Comune di Latina in relazione alla situazione del PalaBianchini. Piazza del popolo ieri ha preso in mano la situazione, dopo il fine settimana in cui con urgenza si è dovuto interdire a chiunque l'accesso al palazzetto di via dei Mille causa possibili rischi per la stabilità della struttura, in seguito alla relazione negativa del tecnico sull'idoneità statica.

E in particolare è stato l'assessore allo Sport (e all'impiantistica), Andrea Chiarato, a metterci la faccia, soprattutto di fronte alle società sportive che utilizzano il palazzetto per partite di campionati, attività sportive, corsi. Davanti a Chiarato e ai tecnici degli uffici, si sono seduti in particolare i rappresentanti della Nuoto 2000, della Latina sport academy (per il calcio a 5) e della Benacquista basket Latina. Che ovviamente non l'hanno presa bene: chi come calcio e basket ha campionati in corso da disputare; chi come la Nuoto 2000 ha i corsi, gli abbonamenti e quindi gli utenti. Con tutti, l'assessore è stato chiaro: prima viene la sicurezza. E la vicenda sarà lunga, perché la situazione è complicata dal fatto che a essere a rischio è il blocco spogliatoi, che in sostanza collega sia la parte palestra sia la parte piscina coperta, facendone una struttura unica. E occorre trovare soluzioni alternative.

Il Comune ne ha già prefigurate due, tutte basate su "palloni" o comunque tensostrutture. La prima è quella più naturale: con il progetto da fondi Pnrr già in corso, è prevista una tensostruttura per coprire nel periodo invernale la vasca scoperta. Quell'area è fuori dal rischio strutturale, in quanto distante e - appunto - all'aperto; è inoltre dotata di spogliatoi indipendenti, sotto le gradinate: potrebbe quindi essere dotata di un ingresso indipendente e su questo i tecnici stanno già ragionando. Questo, per quanto concerne la piscina. Per la parte palestra, la soluzione potrebbe essere simile dal punto di vista fisico: una tensostruttura, da acquistare o noleggiare per il tempo necessario, capace di almeno 3mila posti, da posizionare su un'area di proprietà del Comune. Ma, sia nel primo caso che nel secondo, occorrerà tempo.
Contemporaneamente, ieri l'assessore ha anche riunito i tecnici e in particolare l'architetto incaricato della redazione della certificazione di idoneità statica, che già ha svolto diversi incarichi per il Comune. A lui è stato chiesto di redigere, in tempi estremamente rapidi, entro una settimana, una relazione dettagliata descrittiva di tutte le opere necessarie per salvare il PalaBianchini e soprattutto il loro costo. Il costo è infatti fondamentale: occorre sapere subito se i fondi possono essere trovati in un Bilancio di previsione in fase di approvazione, oppure se sarà necessario rivolgersi altrove. E già ieri Chiarato ha iniziato a contattare la Regione Lazio per sapere se vi siano percorsi di finanziamento disponibili, tramite bandi o incentivi. Ma ha anche iniziato a rendere edotti della situazione parlamentari pontini. Al termine di una così lunga giornata, Chiarato offre anche una riflessione: «Occorre rilanciare la questione: non possiamo avere un solo palazzetto. Anzi, mezzo. Occorre una nuova struttura, occorre investire sull'impiantistica sportiva».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA