PADOVA - La proposta di dedicare una statua in Prato della Valle - la grande piazza di Padova - alla memoria di Giulia Cecchettin suscita più di qualche perplessità a palazzo Moroni. Martedì infatti si è tenuta una riunione congiunta delle Commissioni I e III dedicata al dibattito, ormai pluriennale, sulla possibilità di posizionare in Prato una scultura dedicata a una figura femminile. Riunione al termine della quale, nel giorno del funerale della 22enne, è trapelata la suggestione di dedicare la statua proprio alla giovane.
Statua per Giulia Cecchettin, la polemica
Una proposta che però sembra non convincere le consigliere di Coalizione civica Chiara Gallani e Marta Nalin. «Il lungo confronto è stato utile, siamo certe, alla realizzazione del progetto: tutti noi consiglieri abbiamo infatti chiesto conto e dovuto prendere atto della mancanza dei preannunciati fondi.
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I COMMENTI
«Abbiamo partecipato alla Commissione in cui l’assessore Andrea Colasio aveva tra le righe paventato l’intenzione di erigere un monumento dedicato a donne vittime di violenza – ha aggiunto Federica Pasini di Mi Riconosci –. Siamo sbalordite dal fatto che il giorno successivo si sia ribadita a mezzo stampa quest’intenzione, dopo che nessun consigliere presente aveva espresso consenso e anzi, le associazioni avevano chiarito come non si possa credere che una donna debba essere vittima per meritare un ricordo e una celebrazione nello spazio pubblico». «L’associazione Toponomastica Femminile ritiene che il Comune abbia la possibilità di farsi promotore di quel cambiamento culturale auspicato nell’accorata lettera di Gino Cecchettin – ha concluso Nadia Cario –. C’è nella nostra società l’urgente necessità di dare dei modelli femminili legati alla libertà di espressione e alla realizzazione professionale, attualmente inesistenti».