Omicidio Fanella, trovato il "tesoretto" nascosto: diamanti, soldi e orologi preziosi

Omicidio Fanella, trovato il "tesoretto" nascosto: diamanti, soldi e orologi preziosi
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Venerdì 4 Luglio 2014, 00:41 - Ultimo aggiornamento: 20:40

Un vero e proprio tesoro fatto di diamanti, denaro e orologi preziosi stato trovato in un'abitazione, in provincia di Frosinone, nella disponibilit di Silvio Fanella, il 41enne ucciso ieri a Roma, alla Camilluccia. Le perquisizioni sono state eseguite dai carabinieri del Ros che, con gli uomini della squadra Mobile, si stanno occupando del caso.

L'operazione, coordinata dal pm Paolo Ielo, è stata

effettuata in un appartamento a Pofi, centro in provincia di Frosinone. Gli inquirenti hanno trovato, nascosti nel sottotetto, 34 bustine contenenti diamanti, 284 mila dollari in contanti e 118mila euro. Nel corso della perquisizione sono stati trovati inoltre 5 orologi preziosi tra cui un Rolex con diamanti incastonati. Secondo chi indaga, Fanella sarebbe stato il cassiere del gruppo riconducibile all'imprenditore Gennaro Mokbel.

I pm: non volevano ucciderlo, ma sequestrarlo. Non è stata una esecuzione ma un tentativo di sequestro finito male. Ne sono convinti gli inquirenti della procura di Roma che stanno lavorando sull'omicidio di Fanella. L'attività di indagine condotta in queste ore anche dagli uomini della squadra mobile porta a escludere che i tre killer fossero andati in via Gandolfi per una spedizione di morte. Ad avvalorare questa tesi il ritrovamento, nell'appartamento teatro dell'omicidio, di una sacca contenente fascette e cerotti: tutti strumenti di norma utilizzati per effettuare un sequestro.

In base ad una prima ricostruzione, i tre avrebbero detto al citofono di essere della Guardia di finanza. Una volta entrati nell'appartamento di Fanella sarebbe nata una discussione, confermata da un testimone, poi degenerata nella sparatoria. Chi indaga è convinto che l'intenzione degli assassini era sequestrare e torturare Fanella per ottenere da lui informazioni in merito al tesoro in suo possesso.

Fanella potrebbe aver sparato per primo. Secondo gli investigatori Fanella potrebbe aver sparato per primo, quando ha capito le reali intenzioni dei tre finti finanzieri che avevano bussato alla sua porta. on si esclude, infatti, che l'uomo avesse una pistola in casa e che abbia sparato ferendo al gluteo uno dei suoi aggressori prima di tentare la fuga nel bagno, dove è stato colpito a morte. Per gli inquirenti l'arma potrebbe essere stata portata via dagli aggressori quando si sono dati alla fuga. Per questo nei prossimi giorni verranno eseguiti degli esami balistici sui bossoli ritrovati nell'appartamento della Camilluccia che stabiliranno con certezza quante armi siano state utilizzate.

Il "tesoretto" era parte della truffa a Fastweb. I killer volevano arrivare al "tesoro" di Fanella e per questo avrebbero architettato un piano per sequestrarlo. Per gli inquirenti, Fanella si sarebbe impossessato anche della parte di proventi di alcuni complici della maxi-truffa da 2 miliardi di euro ai danni di Fastweb-Telecom Italia Sparkle. Per costringerlo a parlare durante il rapimento i suoi assassini sarebbero stati anche disposti a torturarlo. Secondo quanto ipotizzato finora, il "tesoro" a cui miravano i sequestratori sarebbe quello trovato stamattina dai carabinieri del Ros e dagli agenti della squadra Mobile di Roma nell'abitazione di Pofi, in provincia di Frosinone, intestata alla madre di Fanella. I gioielli, gli orologi e il denaro scoperto nel sottotetto della casa sono considerati parte dei proventi della truffa. Sono in corso ulteriori attività di indagine per risalire ad altri luoghi riconducibili a Fanella dove potrebbe esserci nascosto il resto del "tesoro".

Prognosi riservata stabile ma in lento miglioramento per Giovanni Battista Ceniti, il giovane estremista di destra ferito ieri nella sparatoria alla Camilluccia nella quale è morto SIlvio Fanella. Ceniti è ricoverato da ieri al policlinico Gemelli dopo la sparatoria alla Camilluccia.

Caccia a possibili altri complici. Potrebbero essere scappati con l'auto di altri complici i due assassini di Silvio Fanella: è quanto ipotizzano gli investigatori. Forse i due uomini sono saliti su una seconda macchina dopo avere abbandonato la Fiat Croma in via Premuda, nel quartiere Prati. Al vaglio degli investigatori le registrazioni di alcune telecamere che potrebbero avere immortalato la vettura durante il tragitto. Nessun dispositivo di videosorveglianza si troverebbe, invece, su via della Camilluccia nei pressi del palazzo dove si è consumato l'omicidio. Intanto gli inquirenti scavano nella vita privata di uno dei presunti assassini, rimasto ferito ieri mattina, per acquisire elementi utili a risalire ai suoi complici. A quanto accertato Giovanni Battista Ceniti non abitava nella capitale e forse è venuto a Roma appositamente per compiere il sequestro di Fanella. Sono in corso accertamenti anche sul materiale sequestrato a casa della vittima dopo l'omicidio. In particolare, nello zaino dei tre finti finanzieri c'erano fascette, cerotti, ma anche qualche dose di cocaina e documenti falsi della Guardia di finanza come un tesserino con il nome di un maresciallo inesistente.

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