La procura della Repubblica siciliana, su richiesta della Direzione distrettuale che ha coordinato le indagini dei carabinieri dei Ros di Catania, ha ieri disposto l’amministrazione giudiziaria e il sequestro delle quote e delle azioni della Tecnis spa, nominando contemporaneamente un amministratore giudiziario per sei mesi, ulteriormente rinnovabili, al fine di risanare e reimmettere nel mercato l’azienda, in modo che possa operare nel rispetto delle regole e al riparo da interventi della criminalità organizzata.
Traduzione: per un anno almeno non si muoverà una ruspa sulla Rieti-Terni e analoga situazione si vivrà a Micigliano, dove analogo inciampo si verificò anche cinque anni fa, con l’impresa dell’epoca - la Safab - che fu raggiunta da un’interdittiva antimafia e l’Anas applicò la risoluzione del contratto di appalto. Un «giochino» che costò al cantiere oltre un anno di stop.
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