Già nel lontano 1918 un’intera pagina ospita ogni settimana riflessioni, recensioni e informazioni legate al mondo della celluloide. «Il cinema può impartire messaggi o ammonimenti ma senza fare la predica», scrive Ettore Fabietti, uno che un secolo fa aveva capito tutto. La rubrica “Notizie in vista” informa i lettori che «Francesca Bertini è tornata al lavoro dopo il necessario e benefico risposo», che «la Raggio Film si prepara a iniziare un film drammatico con protagonista Elettra Raggio» e che presto uscirà un libro di critica sulle attrici del muto «illustrato dai ritratti di esse».
Il primo in Italia a capire l’importanza del cinema nella formazione del consenso è Mussolini, che nel 1937 inaugura Cinecittà, destinata a ospitare i film di propaganda. Negli studios sulla via Tuscolana, oggi occupati prevalentemente dalle produzioni tv, sarebbero stati realizzati da allora in poi oltre tremila film, 47 dei quali...
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