Marrone era rimasto vittima dell'assalto di una ventina di persone col volto coperto da caschi, nel corso del quale furono tracciate scritte sulla sua casa e fu vandalizzata al sua auto. Il blitz dopo che l'esponente politico si era recato in ospedale a trovare un giovane antagonista accoltellato da un gruppo di militanti di estrema destra in metropolitana.
Le indagini, condotte dalla Digos, hanno portato a identificare alcuni dei partecipanti al raid. Tra questi non ci sarebbe il giovane arrestato perchè fabbricava bombe carta in casa. In particolare, aveva già predisposto e assemblato alcuni cilindri in cartone pressato uniti tra loro con nastro isolante e foderati all'interno con fogli d'alluminio. In casa il giovane aveva anche composti chimici che, adeguatamente combinati, producono polvere da sparo e sessanta biglie in acciaio, utili ad aumentare la capacità distruttiva delle bombe carta.
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