Frosinone, la grande carica dei tifosi: oltre 2000 all'allenamento a porte aperte. «Ecco come è nata l'iniziativa»

In vista del match interno di domenica con il temibile Bologna

Frosinone, la grande carica dei tifosi: oltre 2000 all'allenamento a porte aperte. «Ecco come è nata l'iniziativa»
di Stefano De Angelis
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Venerdì 5 Aprile 2024, 06:59 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 08:51

Il penetrante e avvolgente calore del popolo giallazzurro, l'orgoglio e la voglia di una squadra di centrare un'altra impresa sportiva per restare nella storia. Sugli spalti il clima era quello di un prepartita carico di attesa, con cori e fumogeni ad animare e a colorare la curva nord. In campo, però, c'era soltanto il Frosinone, senza avversari: ancora a ranghi incompleti per via degli infortuni, ma altamente concentrato, raccolto e immerso nel lavoro sotto la sapiente guida di mister Di Francesco.

Questa la fotografia regalata ieri dallo stadio "Stirpe", con i sostenitori di fede canarina che per la prima volta nella stagione hanno potuto assistere dal vivo a una seduta di preparazione dei propri beniamini.

In circa 2.300, infatti, hanno affollato il settore pulsante della tifoseria in occasione dell'allenamento a porte aperte. Una decisione adottata dal club di viale Olimpia per caricare i Leoni nel momento cruciale del campionato. Da qui al 26 maggio, infatti, un solo pensiero dominerà nella testa dei giocatori: riuscire a conquistare la salvezza e restare così tra le venti big della Serie A. Per farlo serviranno personalità, grinta, carattere e cuore nell'impegnativo e breve rush finale. Un mini torneo di otto finali, uno sprint con duelli incrociati, sfide alla portata e altre un po' complicate, soprattutto quelle con Napoli e Inter. Ci vorrà, inoltre, la grande spinta dei tifosi, da sempre il dodicesimo uomo in campo, anche nei periodi più difficili, quelli senza vittorie.

Così ieri, in vista del match interno di domenica con il temibile Bologna (lanciato verso la qualificazione alla Champions), non hanno fatto mancare il loro sostegno e incitamento. Bandieroni, sciarpe, applausi di incoraggiamento per far sentire la piena vicinanza e trasmettere energia a una squadra in lotta per la permanenza tra le grandi del calcio. «Forza ragazzi», «Noi vogliamo questa salvezza» e «Difendiamo questa Serie A» i cori che si sono levati dalla Nord. Il tutto mentre i canarini giocavano una partitella a campo ridotto, osservati da vicino, dalla tribuna centrale, dai compagni Kaio Jorge, Gelli, Lirola, Brescianini e Vural, con i primi quattro che, insieme a Monterisi, Caso e Bidaoui, in mattinata avevano svolto lavoro personalizzato a Ferentino.

Tanta l'emozione quando i giallazzurri si sono stretti sotto la Nord per ricevere l'abbraccio dei tifosi, che hanno dimostrato ancora una volta grande senso di appartenenza e di attaccamento ai colori del club guidato da quasi ventuno anni da patron Maurizio Stirpe. Una società solida e ben strutturata, che dispone di uno stadio modello e di altre strutture moderne e funzionali. In curva c'erano anche tante famiglie e ragazzi. Un successo di presenze.

Ma come è nata l'iniziativa? A spiegarlo è Gerardo D'Aprile, presidente dell'associazione Frosinone club e vicepresidente della Fissc, Federazione italiana sostenitori squadre calcio: «Dopo la gara con il Sassuolo, insieme ai capotifosi della curva nord, abbiamo avuto un incontro con il presidente Stirpe allo stadio: la società ci ha chiesto di stare vicino alla squadra. Noi abbiamo suggerito che per dare ulteriore carica e supporto nella volata finale, sarebbe stato utile far svolgere un allenamento settimanale a porte aperte fino alla fine del campionato, cioè prima di ogni singola gara che restava da giocare. Questa possibilità si è concretizzata alla vigilia della partita con il Bologna ed è stato un bel segnale del club. Speriamo che si ripeta anche per i prossimi sette turni». Poi D'Aprile aggiunge. «Purtroppo, il cammino del Frosinone è stato condizionato dagli infortuni nei ruoli chiave del gioco del tecnico, cioè tra i terzini. Sono convinto, però, che questa squadra raggiungerà la salvezza: ha le qualità per farlo. A mio avviso chiuderà il campionato a quota 37-38 punti». Nella seduta di ieri, intanto, in cui i giallazzurri sono stati impegnati anche in esercitazioni tecnico-tattiche, Harroui e Marchizza hanno seguito un programma differenziato, mentre ancora terapie per Oyono. Per la sfida con i felsinei, in programma alle 12.30, DiFra spera di recuperare qualcuno tra gli indisponibili: tra i Leoni in dubbio anche Brescianini. A dirigere il match sarà Daniele Orsato di Schio.

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