Frosinone, aumenta la differenziata: 33 Comuni sopra il 65%. Premiati i "ricicloni", promossi e ritardatari

Frosinone, aumenta la differenziata: 33 Comuni sopra il 65%. Premiati i "ricicloni", promossi e ritardatari
di Stefano De Angelis
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 15:41

In Ciociaria cresce la raccolta differenziata, ma restano le piaghe legate alle discariche a cielo aperto e ai morosi della Tari. È questo l'allarme lanciato dai sindaci durante la consegna degli attestati, da parte di Legambiente Lazio, agli amministratori dei centri che hanno superato la soglia del 65% sul fronte della separazione e dello smistamento dei rifiuti solidi urbani. Si chiamano "Comuni ricicloni" e ieri, nel palazzo di piazza Gramsci, nel capoluogo, sono stati premiati nel corso dell'ecoforum promosso dall'associazione ambientalista. La Ciociaria, in base ai dati del 2022, negli ultimi anni ha compiuto passi in avanti raggiungendo complessivamente il 61,7% del volume di frazioni selezionate tra organico, vetro, carta, plastica e multimateriale. È il secondo miglior risultato tra le cinque province laziali (in testa c'è Viterbo con il 64,4%), superiore di oltre sette punti alla media regionale. Nel 2018, ad esempio, nel territorio il dato era fermo al 50,2%, l'anno precedente non superava il 46%. Ora, dopo una fase di stallo tra il 2020-21, un nuovo incremento. Se la tipologia dell'organico rappresenta la quota maggiore di differenziata (41,39%), in provincia la quantità della plastica destinata al recupero e al riutilizzo non va oltre lo 0,74%, il valore più basso in ambito regionale.

I VIRTUOSI

In provincia di Frosinone sono saliti a 33 i Comuni che possono fregiarsi del titolo di "riciclone", un terzo sui novantuno totali. Nel 2021 erano 24, nel 2017 appena 16. Sul podio delle percentuali di differenziata più alte figurano tre paesi, due del Cassinate e uno del Frusinate. Nell'ordine sono: Sant'Ambrogio sul Garigliano (79,07%), Coreno Ausonio (77,7) e Vallecorsa (77,5). Seguono altri centri virtuosi: Castelnuovo Parano (76,9), Patrica (75,1), Colle San Magno (74,5), Vico nel Lazio (73,9), Castelliri (73,28), Paliano (73), Collepardo (72,89), Giuliano di Roma (72,86), Acuto (72,71), Ceprano (72,24), Torrice (71,70) e Serrone (70,58). Secondo il dossier di Legambiente, tra le città più grandi per popolazione le uniche a varcare il tetto minimo per l'inserimento nella speciale classifica sono quelle di Alatri (71,99% di rifiuti differenziati), Frosinone (69,44), Ceccano (66,69), Sora (65,34), Ferentino (65,11) e Fiuggi (65,08). Sotto al target previsto, invece, Anagni (61,40), Cassino (63,96), Isola del Liri (60,10) e Veroli (55,80). Tra i promossi, insigniti del bollino di "riciclone", compaiono anche altri dodici Comuni: Arce, con una performance di raccolta del 65,37 per cento, Arpino (68,69), Atina (67,96), Campoli Appennino (66,21), Castro dei Volsci (69,74), Fumone (68,73%), Monte San Giovanni Campano (66,45), Piglio (66,34), Rocca d'Arce (67,53), Sant'Andrea del Garigliano (68,57), Sgurgola (67,60) e Villa Santa Lucia (68,85). Gli altri 58 centri non sono riusciti a tagliare il traguardo del 65% di differenziata: in fondo alla classifica Vallerotonda (1,33), Guarcino (10,51), Pontecorvo (13,92) e Santopadre (16,76). Tra quelli sotto il 30% anche Vicalvi, Villa Latina, Viticuso, Filettino, Pastena e Belmonte Castello. Le migliori prestazioni su base annuale sono state registrate da Castelnuovo, Trevi (dal 29 al 63,9%), Campoli, San Biagio (dal 15 al 32%) e Viticuso (dal 16 al 28,8%).

I SINDACI

«È motivo di grande soddisfazione ricevere un riconoscimento destinato agli enti virtuosi in materia di sviluppo dell'economia circolare e di buone pratiche a favore dell'ambiente - ha dichiarato il sindaco del capoluogo, Riccardo Mastrangeli -. Lo condivido con tutti i cittadini. L'obiettivo è di aumentare la raccolta differenziata, arrivando prima al 75% e poi al 79%». Così il sindaco di Ferentino, Piergianni Fiorletta: «Un plauso ai cittadini, specie a quelli che pagano con senso del dovere e puntualità le tasse sui rifiuti a differenza dei "furbetti" e ai tanti che rispettano le regole in materia di differenziata. Stiamo dotando la città di fototrappole per contrastare il fenomeno dell'abbandono di rifiuti». «Questa provincia sta continuando a far bene, moltiplicando le realtà virtuose. Servono ora gli impianti necessari alla trasformazione dei rifiuti a partire dai biodigestori per generare compost e biometano dagli scarti organici» ha commentato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio.
Stefano De Angelis
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