Capretta uccisa a calci ad Anagni, sequestrati i telefoni di cinque giovani

Capretta uccisa a calci ad Anagni, sequestrati i telefoni di cinque giovani
di Marina Mingarelli
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Giovedì 19 Ottobre 2023, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 09:39

 

Capretta uccisa in un agriturismo di Anagni, la Procura accelera le indagini. Il sostituto procuratore Vittorio Misiti ha disposto il sequestro dei telefoni cellulari dei cinque maggiorenni coinvolti nella vicenda. I giovani che sono stati convocati al palazzo di Giustizia e hanno dovuto consegnare i loro smartphone. L'obiettivo della procura è quello di estrapolare foto, video e chat intercorse tra i ragazzi. Il materiale servirà a verificare se la capretta fosse stata già morta nel momento in cui i ragazzi si divertivano a prenderla a calci. I ragazzi si sono difesi sostenendo che l'animale fosse già moribondo
Scopo di questi ulteriori accertamenti è anche capire chi abbia eseguito le sevizio e chi invece ha avuto un ruolo di spettatore e istigatore.
Ma non è tutto. Per il prossimo 23 ottobre la Procura ha fissato un sopralluogo nell'agriturismo di Anagni teatro della vicenda. Gli accertamenti sono stati delegati ai carabinieri che dovranno fare foto e riprese video per individuare l'esatto posizionamento dei giovani. All'esito di tale adempimento i ragazzi verranno interrogati alla presenza dei loro difensori Filippo Misserville, Giampiero Vellucci, Daniele Natalia e Francesca Ruggeri.

LA VIOLENZA

I fatti risalgono al 28 agosto scorso quando in un agriturismo di Anagni si stava festeggiando una festa di compleanno per i 18 anni. La capretta di colore bianco e marrone, era abituata a farsi coccolare ed accarezzare dai clienti. Così non aveva avuto alcun problema a farsi avvicinare dai ragazzi. Ma ad un certo punto alcuni giovani, per lo loro stessa ammissione un po' brilli, hanno cominciato a prenderla a calci. Le scene di violenza sono state riprese con uno smartphone. E due video sono stati pubblicati su Instagram diventando in breve tempo virali. In uno si vede un giovane, sarebbe un 16enne di Fiuggi, che dopo aver preso la rincorsa colpisce l'animale a calci sulla testa. Nel frattempo gli amici lo incitano a menare più forte. La bestiola è stata colpita fino a quando ha smesso di respirare. A far scattare la denuncia, che ha portato in seguito all'avvio dell'inchiesta da parte dei carabinieri, è stato il proprietario dell'agritursimo.
Sul registro degli indagati è finito per primo un ragazzino di 16 anni residente a Fiuggi. I militari nel visionare quel filmato lo hanno subito identificato. Ma nel mirino della procura oggi ci sono anche i cinque maggiorenni. Fondamentale sarà il sopralluogo nell'agriturismo proprio perché verrà ricostruita la scena dell'uccisione della capretta, ed ogni indagato verrà posizionato nel posto in cui quella sera avveniva lo scempio sulla bestiola.

LE TENSIONI

L'uccisione della capretta ha suscitato le ire delle associazioni animaliste che sono scese in piazza per manifestare contro lo studente che avrebbe decretato la sua morte. Addirittura un gruppo di facinorosi si sono recati nella città termale con la foto del minorenne tra le mani gridando ad alta voce: "Assassino". Momenti di tensione che si sono protratti per giorni. Al 16enne sono arrivate anche minacce di morte. ll ragazzo indicato come il principale autore delle sevizie frequenta il quarto anno del liceo scientifico a Fiuggi. I genitori non riescono a farsi una ragione di quel comportamento che ora, come dimostra l'inchiesta della Procura, rischia di avere gravi consegue sul piano giudiziario.

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