Condanna ridotta ai fratelli Bianchi, la parte civile: «I genitori di Willy se lo aspettavano»

In primo grado erano stati condannati all'ergastolo, ora a 24 anni

Condanna ridotta ai fratelli Bianchi, la parte civile: «I genitori di Willy se lo aspettavano»
di Pierfederico Pernarella
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Giovedì 13 Luglio 2023, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 09:08

«Avevo preparato i genitori a questa possibilità perché era l'unica francamente plausibile. Ce lo aspettavamo». L'avvocato Domenica Marzi, legale della famiglia di Willy Monteiro Duarte insieme al collega Vincenzo Galassi, si ritiene soddisfatto per il verdetto della Corte d'Appello che ha ridotto dall'ergastolo a 24 anni le pene per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e confermato per Francesco Belleggia (23 anni e Mario Pincarelli (21 anni).

E il legale aggiunge: «Ci preoccupava il rischio che la sentenza di primo venisse annullata o che venisse riformulato il capo d'imputazione da omicidio volontario a preterintenzionale, come del resto aveva chiesto il collegio difensivo in 100 pagine di ricorso, ma questo non è accaduto. L'impianto accusatorio della Procura e della sentenza di primo grado ha retto su tutta la linea. Non mi ha meravigliato lo sconto a 24 anni, anche perché è il massimo della pena. I giudici hanno fatto le loro valutazioni e hanno ritenuto che si dovessero equiparare le posizioni dei fratelli Bianchi con quelle di Pincarelli e Belleggia, ai quali già erano state concesse le attenuanti generiche. Quando saranno depositate le motivazioni capiremo il perché. Però, ripeto, ci riteniamo soddisfatti».

I SINDACI

È invece amareggiato Domenico Alfieri, il sindaco di Paliano, il Comune dove Willy è cresciuto e che si è costituito parte civile. «Una sentenza deludente - ha commentato a caldo il primo cittadino, presente ieri a Roma per attendere la sentenza L'ergastolo sarebbe stato l'unico modo di avere giustizia, per il resto ci resta ben poco. Per quanto sarà possibile, staremo il più possibile vicini alla famiglia». Sulla stessa linea il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna: «Difficile commentare questa notizia rimanendo lucidi, credo che una sentenza emessa da un Tribunale meriti rispetto, certo è che rimane l'amaro in bocca, molto amaro».
È invece soddisfatto l'avvocato Massimo Ferrandino, legale del Comune di Artena, paese di origine dei quattro imputati che si è costituito parte civile: «L'impianto ha retto. Il lavoro svolto dagli inquirenti e da tutto ufficio del pubblico ministero ha avuto per la seconda volta la conferma di essersi basata su fondamenta solide». La rabbia invece monta sui social tra commenti sdegnati e minacce.

I DIFENSORI

Ma la vicenda giudiziaria dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte non è ancora chiusa. La prossima e ultima tappa sarà quella della Cassazione alla quale le difese dei fratelli Bianchi e degli altri due imputati hanno annunciato di ricorrere. «Non ci convince la qualificazione giuridica data ai fatti che secondo noi andava inquadrata nell'omicidio preterintenzionale, c'erano tutti gli elementi per ritenerlo configurabile - dichiara l'avvocato Ippolita Naso, che insieme con l'avvocato Valerio Spigarelli difende Gabriele Bianchi - Ora dobbiamo attendere il deposito delle motivazioni per capire come spiegano questa decisione. Andremo in Cassazione».
Non è d'accordo con l'equiparazione degli imputati l'avvocato Vito Perugini, difensore di Francesco Belleggia. Deluso anche l'avvocato Loredana Mazzenga, difensore di Pincarelli. Anche loro puntavano almeno alla derubricazione del reato da omicidio volontario a preterintenzionale.

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