«Prima della pandemia c'era un accenno di ripresa, poi è diventato un'illusione». Anita Tarquini, presidente del comitato Inps di Frosinone, non gira intorno al problema presentando i dati del "Rendiconto sociale" dell'istituto di previdenza. Per la prima volta è stato esposto in pubblico, presso la sala dell'Amministrazione provinciale. A portare i saluti il presidente del consiglio provinciale, Gianluca Quadrini e il sindaco del capoluogo, Riccardo Mastrangeli.
Il rendiconto restituisce un quadro impietoso, la Tarquini ha citato il rapporto Eures su disuguaglianze e povertà del Lazio dal quale risulta che la Ciociaria «è il territorio con il reddito medio più basso, poco più di 18.000 euro, il resoconto di uno scarso stato di salute della nostra provincia».
Non va meglio analizzando le dichiarazioni dei redditi: il 46,7% dei ciociari ha dichiarato meno di 15.000 euro e solo il 2,4% oltre i 55.000.
Sul reddito di cittadinanza, finché c'è stato, si è passati da 24.000 richiedenti nel 2019 a 33.000 nel 2021 e le ore di cassa integrazione «fanno rabbrividire, quasi nove milioni nei primi dieci mesi del 2022». La Tarquini non ha dubbi: «c'è il rischio sempre più concreto che povertà e disagio sociale continuino a crescere».
Nel rendiconto anche i dati sull'andamento demografico (in calo), sulla disoccupazione (in lieve calo) e il tasso di inattività (stabile) e quelli sul contenzioso tra Inps e cittadini.