Ecomondo, alla Fiera di Rimini è protagonista l'economia circolare: dal ciclo dei rifiuti alle bio cities, innovazione in primo piano

Da oggi fino al 10 novembre la XXVI edizione della manifestazione di Italian Exhibition Group, leader per l’economia circolare

Ecomondo 2022
di Valentina Venturi
4 Minuti di Lettura
Martedì 7 Novembre 2023, 10:28

«L'economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile». Da questa definizione del Parlamento Europeo, si comprende l’estrema attualità della Fiera di Rimini, dove attraverso “Ecomondo” da ventisei anni si analizza l’ecosistema della transizione ecologica. Da oggi e fino al 10 novembre si svolge infatti una delle più importanti community catalyst sull’economia circolare in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Per comprenderne la validità ecco qualche sintetico dato: 1.500 i brand espositori presenti, più di 350 i buyer ospitati che parteciperanno ad incontri d’affari con gli espositori (con un incremento del 10% in più rispetto al 2022), oltre 150 mila metri quadrati d’esposizione, 170 gli eventi programmati di cui 70 dal taglio scientifico, economico e tecnico la cui regia è curata dal Comitato tecnico scientifico presieduto dal professore dell’Università di Bologna Fabio Fava, assieme al board internazionale composto da esperti di Commissione europea, OCSE, FAO, UfM, EEA e ISWA. Organizzata da Italian Exhibition Group SpA, alla manifestazione B2B2G (business to business to government) arrivano buyer provenienti da Europa, oltre al Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina, Est Europa, Canada, Stati Uniti e India, interessati a comprendere il futuro: “Ecomondo” è da sempre considerato un incubatore di progetti innovativi. Per l’edizione 2023 sono state selezionate 20 startup; alla più innovativa verrà assegnato il premio per gli innovatori green intitolato alla memoria del presidente di IEG Lorenzo Cagnoni. La quattro giorni si apre con la 12esima edizione degli “Stati Generali della Green Economy” organizzati dal Consiglio nazionale di 68 organizzazioni di imprese della green economy in Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e la Fondazione Sviluppo Sostenibile. Tra i vari focus affrontati ci sono la bioeconomia circolare, il recupero e la valorizzazione della materia prima, il ciclo integrato delle acque e la blue economy, oltre alla valorizzazione dei rifiuti. All’interno della Fiera 2023 sono state selezionate sei tematiche: “Waste as Resource”, “Sites & Soil Restoration”, “Circular & Regenerative Bio-economy”, “Bio-Energy & Agroecology”, “Water Cycle & Blue Economy” e “Environmental Monitoring & Control”.

Sono specifiche macroaree in cui si valorizza la trasformazione dei rifiuti in risorse, la rigenerazione dei suoli e degli ecosistemi agro-forestali e alimentari fino all’energia ottenuta dalle biomasse; a queste sezioni si aggiunge il salone biennale SAL.VE., in partnership con ANFIA che presenta i principali marchi costruttori di veicoli per i servizi ecologici di raccolta e smaltimento dei rifiuti e della nettezza urbana.

I FOCUS

 Un percorso tematico a parte è dedicato alla produzione delle plastiche, diffuso tra i padiglioni, con focus sugli impianti di riciclo e il marine litter. Fondamentale l’area affidata alla situazione climatica emergenziale in cui si analizzano le conseguenze sugli ecosistemi naturale e antropico in Italia, tra periodi di siccità e repentine alluvioni: si tratta di “Water”, al cui interno è stata inclusa anche la Blue Economy, come anche il riciclo del tessile, che avrà un rilievo particolare in Fiera con l’analisi della filiera completa, dalla produzione al post consumo. Il futuro ecosistema a Rimini è presente con lo spazio “E23 Green Jobs & Skills”, punto di incontro tra domanda e offerta, in cui le aziende espositrici incontrano i candidati e le candidate individuati all’interno della piattaforma digitale Green Tech Insights di cui fa parte tutta la community di Ecomondo e dei suoi partner. Spazio anche ai distretti industriali per i quali il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha dato via libera con un contributo a 160 progetti ritenuti “faro” per l’economia circolare tra cui il “RAEE District” con un focus sulle tecnologie per il repowering e gli impianti per riciclare i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, pannelli fotovoltaici e le pale di turbine eoliche e il “PAPER District” con al centro l’impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo di carta e cartone. A conferma dell’importanza della Fiera ci sono i dati della classifica di circolarità delle principali cinque economie dell’Unione europea (Germania, Italia, Francia, Polonia, Spagna), elaborata dal Circular Economy Network: il report 2023 che aggiorna i dati disponibili sino al 2021, posiziona l’Italia a guida della classifica con 20 punti; seguono la Spagna con 19 e la Francia con 17; più staccata la Germania con 12 punti e ancora più la Polonia con 9. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA