Laudato sì, Crisafi: “Lo sviluppo sostenibile non solo è necessario ma conviene”

Laudato sì, Crisafi: “Lo sviluppo sostenibile non solo è necessario ma conviene”
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Lunedì 23 Maggio 2022, 18:36 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 15:28

Ha preso il via la Settimana Laudato Si’ 2022, che si terrà fino al 29 maggio per celebrare il settimo anniversario dell’Enciclica di Papa Francesco sulla cura del Creato. 

Remind ha organizzato una giornata di approfondimento delle tematiche segnalate all’Osservatorio per la Cura della Casa Comune da cui trarre ispirazione per porre in essere, da un lato, azioni risolutrici di problematiche  emerse e, dall’altro lato, politiche sostenibili in materia di sviluppo economico, energetico- ambientale, sociale e di messa in sicurezza del Paese.

Idee e progetti che vengono messe a disposizione del Governo Draghi per migliorare le misure normative in iter di approvazione o per porre in essere nuove leggi.

Forte della proprie competenze e esperienze maturate in materia di economia sostenibile, Paolo Crisafi, presiede Remind l’Associazione che raccoglie e promuove le buone pratiche degli organismi, operatori, imprenditori, manager e liberi professionisti delle attività produttive del Paese.

In tale contesto sono stati approfonditi e rimodulati sulla base delle migliori pratiche e degli standard globali in materia di efficienza energetica - ambientale, i “10 Comandamenti Verdi” .

In particolare, Don Josh, responsabile del Settore Ecologia e Creato del Vaticano ha evidenziato che "la Terra è in pericolo. E’ necessario prendersene cura. Il mondo intero deve impegnarsi concretamente per affrontare le principali questioni ambientali, economiche e sociali, cercando di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile contenute nella Piattaforma Laudato Si’ che è uno strumento a disposizione di tutti. E’ in tal senso è importante la qualificata partecipazione di Remind a queste attività volte a preservare la nostra Casa Comune”.

Ha proseguito Paolo Crisafi: “Serve un nuovo patto verde, inclusivo e generativo, che integri gli obiettivi energetico-ambientali con quelli economici e sociali per uno sviluppo equo e giusto del Creato, con un’economia sostenibile e un impatto ambientale pari a zero in tutti i Paesi, iniziando dal nostro”.

Molte sono le variabili in gioco da considerare nel progetto di un edificio o di un quartiere e tali processi devono essere pensati e realizzati facendo ricorso al contributo di tante e diverse discipline. Serve finalizzare gli sforzi per una nuova cultura dell’abitare, basata sul concetto di sviluppo sostenibile, coniugando al contempo obiettivi ambientali, sociali ed economici traguardando benefici a medio e lungo termine.
La vita delle persone (bambini, giovani, adulti, anziani) si svolge all’interno di luoghi che dovrebbero essere progettati per accogliere in armonia il valore dei singoli e delle comunità ed esaltare le doti più positive di ciascuno. 
Per questo motivo città e piccoli centri, nuclei storici e periferie, dovrebbero tendere alla sostenibilità e perseguire obiettivi di bellezza ed inclusione, proponendosi quali catalizzatori delle migliori qualità di ogni uomo e di ogni donna”.

Crisafi ha così concluso: “Un corretto approccio alla rigenerazione urbana consiste nel preservare anche il valore storico-testimoniale e culturale che edifici e borghi storici rappresentano; soprattutto in Italia si tratta di un patrimonio identitario inestimabile che il mondo ci invidia, anche per la rinascita delle aree interne e dei territori montani e dei piccoli comuni.
La pandemia ci ha insegnato quanto sia necessario vivere in maniera diversa, rispetto al passato, serve incentivare una nuova cultura dell’abitare basata sul rispetto delle persone e sull’equilibrio con l’ambiente.

Una concezione architettonica più equa e sostenibile. L’Europa ci esorta a procedere in tale direzione, in tal modo si creerà un volano formidabile in una filiera fondamentale per l'economia locale e per quella nazionale”.

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