Santa Severa, tornano tende abusive e falò in spiaggia: raffica di multe

Uno dei sequestri della Guardia costiera sulle spiagge di Santa Severa
di Monica Martini
2 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Agosto 2020, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 11:34
Ennesimo fine settimana di controlli, multe e sequestri lungo le spiagge di Santa Severa. Nel nuovo blitz, disposto dal comandante dalla Capitaneria di Porto di Civitavecchia, Francesco Tomas, sono stati emessi una decina di verbali ed è stato sequestrato un ingente quantitativo di merce di ogni tipo: tende canadesi, griglie per improvvisati barbecue sulla sabbia, attrezzatura da campeggio (nella foto i sequestri della Guardia costiera), bottiglie di alcolici e altro ancora. In quest'ultimo affollato sabato notte, i militari di Santa Marinella, coadiuvati come sempre dai volontari del Nucleo Sommozzatori, sono rimasti impegnati fino all'alba poiché in molti tratti del litorale sono tornati a far la loro comparsa i bivacchi e gli assembramenti di giovani sulla spiaggia e intorno ai falò.
Come accade ormai da qualche tempo, le location preferite dagli amanti della movida on the beach, sono state quelle del Castello di Santa Severa e in particolare delle Sabbie Nere. E' qui, infatti, che la Guardia costiera ha trovato e multato numerosi campeggiatori abusivi. Sanzioni e sequestri anche per una comitiva che aveva acceso un enorme falò. Desta preoccupazione ora, l'imminente notte di Ferragosto, quando sarà difficile per le poche unità militari presenti sul territorio monitorare tutta la costa ed evitare che siano accesi fuochi in riva al mare.
Sempre nella serata di sabato, Capitaneria di Porto e Sommozzatori sono stati impegnati nelle ricerche e nel salvataggio di un surfista che era stato dato per disperso e che è stato ritrovato, per fortuna vivo e in buone condizioni, a circa 300 metri dalla costa a largo di Furbara. Il giovane era entrato in acqua dall'arenile delle Sabbie Nere, ma a causa del forte vento e delle correnti, aveva perso il controllo della suo Katesurf e della vela che è stata avvistata dalla motovedetta a circa un miglio a largo dell'oasi di Macchiatonda. Solo poco prima che calasse il buio, i soccorritori sono riusciti a individuare il surfista che, dopo essere rimasto per ore in acqua, era stremato, impaurito e infreddolito visto che non indossava nemmeno la muta. Fortunatamente è stato tratto in salvo appena in tempo, prima che perdesse le ultime forze.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA