Foligno: «Stop attacchi al Ciclodromo. Non se ne può più di danneggiamenti e bivacchi»

Foligno: «Stop attacchi al Ciclodromo. Non se ne può più di danneggiamenti e bivacchi»
di Giovanni Camirri
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 13:54

FOLIGNO - “Stiamo vivendo una situazione complessa, che contrasta completamente con lo spirito di ciò che facciamo e cioè l’educazione dei giovani attraverso lo sport. Qui al Ciclodromo “Giuseppe Casini” due o tre volte al mese dobbiamo combattere con i comportamenti scorretti di alcuni che, tra giovani e meno giovani mancano di educazione e rispetto delle cose”. A parlare con Il Messaggero è Moreno Petrini, presidente dell’Unione Ciclistica Foligno all’indomani dell’ennesimo atto ai danni dell’area del Ciclodromo. “Domenica – prosegue il presidente Petrini , andando a chiudere l’impianto intorno alle 19 abbiamo notato un gruppetto di giovani che stazionavano nel tratto compreso tra la sbarra che impedisce l’accesso alle auto e il cancello d’ingresso dell’impianto. Hanno anche acceso una sorta di fuoco e questo non è che l’ultimo di una serie di episodi, che riguardano con ogni probabilità anche soggetti adulti, ai danni di questa area. Basti pensare che la rete di recinzione è stata più volte danneggiata e non appena la ripariamo, viene di nuovo violata. La possibilità di un ampliamento dell’illuminazione pubblica, in particolare per il camminamento pedonale tra la sbarra e il cancello di accesso darebbe di sicuro maggiore sicurezza e scoraggerebbe chi sceglie il buio. E darebbe anche maggiore serenità a chi tra noi, di volta in volta, si occupa della chiusura dell’impianto ciclistico. Non punto e non puntiamo il dito contro nessuno – ricorda – ma queste situazioni pesano sullo scopo delle nostre attività che puntano attraverso lo sport all’educazione di tanti giovani che sono chiamati anche loro a dare un segnale positivo. Dico questo, oltre che per la passione che mi lega al ciclismo, anche per sottolineare il fatto che il Ciclodromo “Giuseppe Casini” è una struttura bellissima, che non ha pari in Centro Italia, e che è della città.

E proprio per quest’ultimo aspetto – conclude – così come per gli altri luoghi del territorio serve un impegno di conservazione generale e di senso civico che riguarda tutti”. Non solo bivacchi col favore del buio ma anche danneggiamenti alla recinzione che determino varchi che verrebbero utilizzati anche da qualcuno che porta a spasso il cane come dimostrato dai “buchi” alla rete lato via Monte Lagarella. In un posto pubblicato domenica sul profilo Facebook dell’Unione Ciclistica Foligno si legge: “Questa sera alcune “simpatiche canaglie” si sono divertite ad accendere il fuoco davanti al ciclodromo e soltanto per un caso sono riusciti a scappare alle "proprie responsabilità". Il Nostro Presidente, Moreno Petrini, ha segnalato l'accaduto alle forze di polizia che sono intervenute per certificare la bravata (sembrerebbe) di un gruppetto di ragazzi che sono scappati in sella ai loro motorini. Visto che questo non è un episodio isolato, saremmo grati a chiunque avesse visto e potesse aiutarci a segnalare la cosa alle forze di polizia”. L’appello ad eventuali testimoni di quest’ultimo e di altri episodi in danno del Ciclodromo è l’ennesimo inviato a non girarsi dall’altra parte. Un invito che spiega anche, come nel caso della rete di recinzione violata, che riparare i danni costa. Costa soldi, costa sacrificio e pesa sul morale di quanti, spinti dalla passione e dal senso di correttezza che dà lo sport, si prodigando per fare qualcosa di importante per le giovani generazioni.

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