Viterbo, «i bivacchi stanno danneggiando lo shopping». Parlano i commercianti del centro

Viterbo, «i bivacchi stanno danneggiando lo shopping». Parlano i commercianti del centro
di Simone Lupino
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Martedì 9 Maggio 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 14:51

Dietro al bancone con lo spray al peperoncino, sempre a portata di mano contro eventuali attacchi da parte di malintenzionati. Si lavora anche così nel centro storico di Viterbo. Lei è la titolare di una attività commerciale nella zona tra San Faustino, Sacrario e via Marconi, dove nei giorni scorsi Il Messaggero ha già raccolto le testimonianze di esercenti che si sentono in trincea. Qui per difendersi da incivili, furti o altri episodi spiacevoli si fa ricorso a body guard e a costosissimi sistemi anti taccheggio. Ma non solo.

“La situazione è complicata”, spiega la donna, chiedendo l’anonimato come gli altri commercianti per paura di ritorsioni. “Davanti al nostro negozio c’è di tutto: spacciatori, ubriaconi.

Le risse sono frequenti. E poi la musica a tutto volume che disturba, mentre noi non la usiamo neanche in negozio. Questi individui possono essere a volte anche innocui, ma è un discorso proprio di immagine. Ogni giorno devo uscire per chiedergli di spostarsi. Si alzano ma ritornano poco dopo, spesso mi rispondono con insulti”. Bivacchi anti shopping. “Le persone non si avvicinano più alle vetrine, anche perché spesso sono occupate. Mi dicono: possibile che ogni volta troviamo questa situazione?”.

Sono problemi già segnalati. “Io mi sono rivolta al Comune a gennaio per chiedere le telecamere, mi dissero che ci stavano lavorando – spiega sempre la stessa commerciante riferendosi ai 27 impianti annunciati – ma siamo arrivati maggio e ancora niente. La videosorveglianza sarebbe utilissima come deterrente e per avere una traccia di tutto quello che succede. Se non provvedono, allora alle telecamere ci penseremo da soli, almeno per coprire le vetrine”.

La decisione di comprare lo spray  come strumento di autodifesa in caso estremo di necessità è dello scorso inverno: “Io e le commesse a volte siamo sole in negozio, può succedere qualsiasi cosa, in un attimo. Abbiamo paura anche a parcheggiare la macchina in determinate zone”. Nel giro di pochi minuti passano davanti al negozio due vetture dei carabinieri e una della polizia locale: “Ma qui c’è bisogno di una presenza fissa. Il Comune ci ha detto che non ha personale, ma si potrebbero trovare altre soluzioni, i vigilantes. Serve gente che guarda, non possono farlo i negozianti”.

Del controllo di vicinato – progetto presentato ormai più di due mesi fa - ancora non si sa molto. La partenza è prossima, ha assicurato la sindaca. “Noi non abbiamo visto nessuno”, dicono dal negozio assediato dai bivacchi. “Abbiamo però intenzione di raccogliere firme per un esposto collettivo da presentare in Prefettura. Da soli non avrebbe senso. In questo modo le segnalazioni avranno più peso”.

Nei giorni scorsi la polizia ha contestato sei violazioni dell’ultima ordinanza anti bivacco emessa dalla sindaca, in vigore fino al 4 giugno. Due sono accompagnate dall’ordine di allontanamento con divieto di ritorno nella stessa zona per un periodo di 48 ore. Intensificati inoltre i controlli in tutta la città, dal centro storico alla periferia, dalle zone turistiche ai quartieri residenziali, con pattugliamento a piedi nei vicoli del quartiere medievale e pure di notte.

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