L'AQUILA - E’ il giorno della verità. Oggi alle 19, davanti al notaio, è prevista la ricapitalizzazione dell’Aquila calcio con relativa ripartizione delle quote. Salvo poco probabili scossoni dell’ultima ora, questa ripartizione non riguarderà Davide Iannini, il figlio dell’imprenditore Eliseo che per lunghi mesi è stato papabile socio e vice presidente. La famiglia Iannini non entrerà in società, oggi se ne avrà la conferma. Tramonta così un’opportunità che avrebbe dato nuovo slancio alla compagine, sotto il profilo economico e organizzativo. Resta da verificare se ci sarà la volontà di investire comunque attraverso un supporto esterno. Un nodo da sciogliere vista la freddezza degli ultimi giorni. La divergenze, per così dire, sono nate sugli adempimenti economici: chiusura stagione, ricapitalizzazione, programmazione del prossimo campionato. E così ieri e l’altro ieri i telefoni sono rimasti muti. Nessun contatto, nessun chiarimento. Si andrà avanti, dunque, praticamente con lo stesso quadro sociale di oggi, con il duo Chiodi-Mancini in testa.
I PASSI
«I soci più grandi avranno il venti per cento – dice il presidente Corrado Chiodi – gli altri si divideranno il resto». Bisognerà anche verificare se tutti i soci attuali confermeranno il loro impegno e in che maniera. Chiodi continua a tenere aperta anche la speranza del ripescaggio: «Ancora c’è un lumicino di speranza, io non voglio disperare e mantengo una certa fiducia». Di sicuro alla ricapitalizzazione dovrà seguire una decisa accelerazione sotto il profilo dell’allestimento della rosa: «Il ds Alesssandro Battisti resterà in organico – dice Chiodi – e sta già lavorando per quanto gli compete. Se ci saranno integrazioni da fare lo deciderà poi l’assemblea». Dal canto suo proprio Battisti ha fatto filtrare l’intenzione di restare in rossoblù, anche per cercare di cancellare la brutta scorsa stagione. Questi saranno giorni decisivi in tal senso.
