Metodo mafioso, cade l’ultima misura cautelare per Pavel Ionel. Il 38enne romeno, accusato di essere stato il “tuttofare” del boss albanese di Mafia viterbese, Ismail Rebeshi, è libero.
Il collegio del Tribunale di Viterbo ha accolto l’istanza dell’avvocato Michele Ranucci che ha chiesto, durante l’ultima udienza, la revoca dell’obbligo di firma a cui era ancora sottoposto Ionel. Il romeno, il 25 gennaio di 3 anni fa fu, arrestato insieme a tutta la banda di Rebeshi e Giuseppe Trovato anche se non fu mai considerato parte dell’associazione a delinquere di stampo mafioso. Dopo 5 mesi fu sottoposto ai domiciliari e il 15 gennaio 2021 ottenne l’obbligo di firma e divieto di espatrio.
A convincere il collegio sarebbe stata la sua “buona condotta”. «Il comportamento processuale tenuto dall’imputato che ha costantemente presenziato e il fatto che non è mai incorso in violazioni della misure consentono di ritenere definitivamente cessate le esigenze cautelari».
Il processo per lui, che ha scelto il rito ordinario insieme agli imputati Emanuele Erasmi e Manuel Pecci, però non è ancora concluso. Il prossimo 4 febbraio si torna in aula per la richiesta pene del pm Fabrizio Tucci.