Lega, è resa dei conti. La fronda interna: «Risultati deludenti». Il senatore Fusco sulla graticola

Lega, è resa dei conti. La fronda interna: «Risultati deludenti». Il senatore Fusco sulla graticola
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Mercoledì 20 Ottobre 2021, 11:54

E vennero i giorni, non senza sorpresa, in cui il senatore Umberto Fusco, leader nella Tuscia viterbese della Lega per Salvini premier, finì sulla graticola. Rosolato a dovere dai suoi stessi aficionados che hanno confezionato un accurato dossier in cui si certifica, dati elettorali delle amministrative e/o delle europee alla mano, che dal 2016 al 2020 la gestione del coordinatore, e della dirigenza provinciale, ha penato assai, perdendo anno dopo anno migliaia di consensi, fino alla debacle del 3-4 marzo scorsi.

Si presume che la polpetta avvelenata sia stata impastata a Civita Castellana e rifinita, per così dire, a Viterbo. Guarda caso i centri dove la Lega, pur essendo il partito di maggioranza relativa, non riesce a toccare palla nel governo di entrambe le città. A Civita Castellana questa l'accusa - l'egemonia è esercitata da Fratelli d'Italia, cui è andata la poltrona di primo cittadino che risponde al nome di Luca Giampieri; nel capoluogo da Forza Italia, con il sindaco Giovanni Arena.

Chi ha dettato il dossier non ha chiesto aiuto all'algoritmo. Ma, al pari degli storici, si è affidata alle fonti ufficiali, prima fra tutti il portale web della Prefettura dove sono collazionati gli esiti elettorali degli ultimi lustri. E ha scoperto che alle elezioni europee del 2019 la Lega aveva acciuffato il 34,37 dei consensi e invece alle recenti amministrative non è riuscita a trovare candidati per tutti i venti Comuni.

Anche qui l'accusa è certificata. Il partito di Salvini non ha presentato proprie liste in 11 comuni su 20. Nessun candidato sindaco che ha gareggiato per indossare la fascia elettorale ha superato l'esame (nello specifico, a Bassano Romano, Marta e, absit iniuria verbis, a Vitorchiano, dove era in lizza lo stesso Fusco che è accontentato di fare il consigliere di minoranza), fatto salvo Aquilani a Vetralla.

Ma il dossier (che pare sia indirizzato alle sedi dei vertici nazionali per opportuna visione conoscenza) è anche lastricato dei numerosi flop arrisi a chi si candidava per un semplice scranno di consigliere comunale. Per esempio, ad Arlena, Caprarola, Carbognano, Corchiamo, Faleria, Gallese, Lubriano, Montefiascone, Oriolo, Proceno, Soriano. Il riepilogo (totale candidati Lega n, 16 su 614 totali pari al 2,7 per cento, eletti 8) scandisce l'incapacità plastica della leadership provinciale, con un'accusa diretta a Fusco, che si è presentato a Vitorchiano per uscire massacrato e deriso.

Insomma, sono botte da orbi e/o torte in faccia in casa Lega per Salvini premier, tutto per colpa di negativi risultati elettorali che, forse, non possono gravare unicamente sulle spalle di Fusco. Che può trovare una qualche consolazione nell'ascesa (per la quinta volta) di Sandrino Aquilani sulla poltrona più alta del Comune di Vetralla.
 

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