Viterbo, centro storico chiuso
la rivoluzione entro Natale

Viterbo, centro storico chiuso la rivoluzione entro Natale
di Federica Lupino
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Sabato 12 Ottobre 2013, 18:56
VITERBO - L’intenzione di far partire la rivoluzione entro Natale.

Un paio di mesi, al massimo tre, e mezzo centro storico sarà bandito alle auto. La pedonalizzazione, ora riservata a Corso Italia e via Roma, si allargherà ad abbracciare via san Lorenzo, piazza della Morte, piazza del Duomo, piazza san Carluccio, via san Pellegrino e un tratto di via Cardinal La Fontaine fino all’incrocio con via Annio. Significa che i residenti dovranno parcheggiare al di fuori di questa zona e potranno entrare con l’auto solo per poche ore al giorno, quante verranno stabilite dagli uffici comunali.



Inizia così la battaglia di Alvaro Ricci, assessore al centro storico, per rendere più vivibile la Viterbo racchiusa dentro le mura. Una battaglia per la chiusura della zona che è tra i pilastri su cui poggiamo le linee programmatiche della giunta Michelini, presentate giusto un paio di giorni fa. «È una questione culturale e di abitudine. Per noi è normale arrivare con l’auto ovunque, ma dovremo cambiare i nostri costumi. Faremo le cose con calma, spiegando prima il progetto a residenti e associazioni dei commercianti. Ma sono sicuro - sostiene Ricci - che funzionerà».



Eppoi, cambieranno pure le zone a traffico limitato. Anche ora esistono, ma quasi nessuno le conosce perché in pochi le rispettano. Non ci sono varchi elettronici a controllare né vigili urbani. E allora tutti entrano anche dove, almeno su carta, non potrebbero. «Le ridisegneremo allargandone i confini. Inoltre - annuncia l’assessore - faremo in modo che vengano rispettate». Quindi telecamere all’ingresso oppure uomini della polizia locale.



La trasferta a Siena, dove a inizio mese ha incontrato il suo omologo per capire come hanno fatto lì a chiudere il centro, per Ricci è servita a rinforzare la volontà di agire. «Abbiamo molte affinità con il capoluogo toscano e - dice - possiamo collaborare per migliorare la qualità della vita in entrambe le città». Innanzitutto, Siena e Viterbo si uniranno per elaborare un nuovo piano del traffico. «Metteremo insieme le nostre professionalità - continua - per stilare un progetto più valido».



Infine, la volontà è quella di creare un consorzio dei comuni lungo il tratto di Francigena tra i due capoluoghi. «Potremo così lanciare - conclude Ricci - percorsi culturali ed eno-grastronomici in tandem e pubblicizzare Santa Rosa al palio di Siena, visto che non pare ne sappiano un granché».
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