Rifiuti, l'intervento dell'Anac «a tutela dei cittadini». Marini: «Subito le linee guida per il nuovo appalto»

Rifiuti, l'intervento dell'Anac «a tutela dei cittadini». Marini: «Subito le linee guida per il nuovo appalto»
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 15 Giugno 2020, 15:21
«E’ l’appalto più oneroso, tra 40 e 50 milioni di euro: l’esposto all’Anac lo abbiamo fatto solo a tutela dei cittadini». L’autorità ha scritto ai consiglieri di minoranza, che lo avevano presentato il 30 marzo 2019, per avvertirli della richiesta di una relazione al Comune. Il capogruppo di Forza civica, Giacomo Barelli, conferma l’anticipazione de Il Messaggero. E per il neo delegato all’ambiente, Giulio Marini è subito il battesimo di fuoco. Primo giorno, prima grana, ma è ottimista: «Entro l’estate le nuove linee guida».

Barelli ha sempre spinto molto sul tema rifiuti. «L’Anac – spiega – ci dirà se è stato fatto tutto bene o no. Ma da settembre 2018, quando è scaduto il vecchio appalto, la situazione è sempre la stessa, nonostante la procedura su quello ponte. Le perplessità inserite nell’esposto ci sono ancora tutte». L’esponente civico sottolinea infatti che «dopo due anni non si sa ancora nulla delle nuove linee guida. Nonostante l’appalto scaduto a settembre e le vecchie linee guida in vigore, nonostante un incarico di approfondimento per predisporre il nuovo bando, al momento si vedono solo proroghe».

La proposta di protocollo di vigilanza collaborativa, sua e dell’allora capogruppo di FdI Paolo Bianchini, appoggiata anche dal senatore leghista Umberto Fusco, si è persa per strada. «Magari l’Anac dirà che è tutto a posto – continua - il nostro compito è solo di evidenziare le nostre perplessità». Marini ha avuto la delega all’ambiente appena giovedì. «Sulla base dell’esposto dell’opposizione – dice - era prevedibile e opportuno che l’Anac aprisse una interlocuzione con l’amministrazione. Niente di preoccupante, ci sono tutti i presupposti per dimostrare che la strada era impervia e che è stata fatta questa scelta per evitare ulteriori proroghe».

Cosa ha chiesto di preciso? «La verità? Non lo sappiamo. Appena letta la notizia sul Messaggero ho telefonato al segretario generale e non aveva nulla. A meno che non sia al protocollo». L’autorità non poteva essere coinvolta subito, come da indicazione del consiglio? «Sì, ma poi non c’è stata più interlocuzione tra maggioranza e minoranza. Dopo sono partiti loro, ma mica ci siamo offesi».

Vecchie linee guida (quelle in vigore) approvate a marzo 2018, a maggio le elezioni, insediamento a giugno: secondo Marini, con questa tempistica, «come facevi a fare il bando a settembre? Erano già tardive le linee guida. Poi si sono avvicendati i dirigenti del settore. L’appalto ponte era diventata l’unica scelta possibile». Ora punta le nuove linee guida per il bando pluriennale. «Vorrei partire entro l’estate – conclude - ma senza dare un pacchetto preconfezionato al consiglio, che deve metterci del suo. Con un punto fermo: tutto quello che decidiamo incide sulla tariffa».
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