Sparisce lo Smart Cig. Federico Gori, coordinatore dei piccoli comuni di Anci: «Così tagliano fuori tutte le attività del territorio. Bisogna tornare indietro»

Sparisce lo Smart Cig. Federico Gori, coordinatore dei piccoli comuni di Anci: «Così tagliano fuori tutte le attività del territorio. Bisogna tornare indietro»
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 00:50

Modifica sistema dei Cig. Sparisce la versione Smart. Per il coordinatore dei piccoli comuni di Anci e sindaco di Montecchio Federico Gori è tutto da rifare. «Da tanti anni - ha detto - si parla di semplificazione per gli enti locali ma ogni volta si pone qualche ostacolo sulla strada di coloro che rappresentano l'ente più prossimo ai cittadini». 

Il riferimento è alla delibera di Anac che dal primo gennaio 2024 modifica completamente il sistema dei Cig (codici identificativi gare), eliminando di fatto lo Smart Cig, ovvero il meccanismo che consentiva di appaltare lavori sotto i 40mila euro in maniera semplificata. 

Un provvedimento emanato in ottemperanza a quanto previsto dalle riforme del Pnrr che però, secondo i piccoli comuni di Anci, taglierà fuori dalle gare pubbliche tutti i piccoli negozi e le professionalità del territorio. «Di fatto questa disposizione - continua Gori - ci impedirà di fare acquisti nei piccoli negozi commerciali di vicinato e di utilizzare le professionalità del territorio.

Così facendo togliamo valore economico ad aree che già si trovano in condizioni di particolare difficoltà, aumentando allo stesso tempo il lavoro delle amministrazioni dei piccoli comuni».

«Lo Smart Cig - sottolinea il coordinatore della consulta - deve essere reintrodotto subito. Rappresenta circa il 90% dei cig presi ed è frutto di un sistema facile e veloce. Toglierlo è stato inopportuno e, come previsto dalla finanziaria 2007, si tolga l'obbligo di Cig per acquisti sotto i 5mila euro.

Pensare di adottare questa procedura per incarichi da poche centinaia di euro e obbligare le ditte artigiane o individuali o negozi di paese ad aderire a piattaforme telematiche è impensabile. Servono piattaforme semplici, interfacce chiare, che non rappresentino un adempimento macchinoso per i dipendenti comunali. Servono piattaforme intuitive che garantiscano trasparenza ma anche facilità di utilizzo. Per noi è fondamentale togliere burocrazia, non aggiungerla. Piattaforme semplici e intuitive tra l'altro servono a tutti, sia ai piccoli che ai grandi comuni. Con il nuovo sistema per avere un codice si impiega più di mezz'ora, quando la piattaforma funziona, mentre prima servivano pochi minuti».

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