«Nello spirito di collaborazione si chiede di far sottoscrivere all’aggiudicatario l’allegato modello di dichiarazione»: nel linguaggio da addetti ai lavori del mondo della giurisprudenza arriva un altolà da parte dell’Autorità Anticorruzione al Comune: per chiudere la gara d’appalto per il progetto del tram Termini-Vaticano-Aurelio, fatevi firmare un po’ di carte aggiuntive che garantiscano la regolarità dell’assegnazione, facendo aleggiare di fatto l’ombra della scure giudiziaria.
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LA CLAUSOLA RISOLUTIVA
La lettera di Anac del 17 novembre scorso, infatti, arriva in risposta alla proposta di aggiudicazione della gara avanzata dal Campidoglio accendendo quindi i fari sull’appalto.
PARAMETRI SBAGLIATI
C’è poi un altro rilievo che Anac fa al Comune e riguarda i punteggi che sono stati attribuiti all’offerta tecnica, cioè a quella parte dell’offerta presentata che riguarda gli accorgimenti costruttivi e di tecnologia da adottare nella realizzazione del progetto. «Il disciplinare di gara prevede che ciascun commissario attribuisca il punteggio a ciascun concorrente per ogni criterio» di valutazione dell’offerta. «Invece - scrive Anac - i verbali sembrano riportare direttamente un’attribuzione collegiale del coefficiente discrezionale»: insomma, una somma che rende quindi non leggibili i singoli voti dei singoli commissari.
L’OPERA
Il progetto, spinto dalla lobby filotranviaria, da qualche vecchio politico dei decenni scorsi e dal circolo degli pseudo ambientalisti, è quello di realizzare 8,9 km di doppio binario fra i capolinea di Palazzo Massimo a Termini, piazza Risorgimento al Vaticano e piazza Giureconsulti all’Aurelio. Nelle previsioni del Comune, sempre attendibili in fatto di tempi e costi, la spesa sarebbe almeno di 294 milioni di euro, 120 da fondi Pnrr e 174 da stanziamenti “accantonati” dal ministero dei Trasporti. E i cantieri, almeno nelle intenzioni dichiarate da Palazzo Senatorio, dovrebbero partire il prossimo aprile e durare 1688 giorni, inclusi 410 giorni da metà novembre 2024 a inizio gennaio 2026, di sospensione del cantiere per non interferire con il flusso dei pellegrini e dei turisti per l’Anno Santo. Conclusione, quindi, carte alla mano, a luglio 2028.
LA GARA
Gli annunci sull’assegnazione di questa gara si susseguono formalmente almeno dal 21 settembre scorso quando i vertici di Palazzo Senatorio dissero che «entro un paio di giorni» avrebbero proceduto con l’assegnazione. Dopo mesi di attesa, esce fuori la lettera di Anac.