Trasporto pubblico a Frosinone, l'Anticorruzione chiede chiarimenti sull'appalto

Trasporto pubblico a Frosinone, l'Anticorruzione chiede chiarimenti sull'appalto
di Gianpaolo Russo
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Martedì 8 Novembre 2022, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 15:37

L'appalto del trasporto pubblico locale di Frosinone finisce sotto la lente di ingrandimento dell'Anac, l'Autorità Nazionale dell'Anticorruzione. In una nota inviata al Comune e al contempo alla società Cialone spa (aggiudicataria dell'appalto) e alla Geaf (l'ex gestore arrivato secondo in gara) il presidente Giuseppe Busia contesta una serie di servizi mai erogati da parte dell'attuale gestore nonché un mancato controllo da parte della stazione appaltante.
L'appalto, va precisato, fu attuato durante la precedente amministrazione Ottaviani ma ora investe in pieno l'attuale nuova amministrazione Mastrangeli che dovrà affrontare e risolvere le diverse problematiche emerse.

LE CONTESTAZIONI

Il verbale è pesante.

Nella valutazione finale del documento dell'Anac si legge infatti che «a circa due anni di distanza dalla presa in carico del servizio molte prestazioni dedotte in contratto e in particolare in quelle oggetto dell'offerta migliorativa dell'appalto presentata dall'aggiudicatario, non erano state ancora avviate o completate, senza che ciò avesse determinato contestazione da parte della stazione appaltante». Ciò nonostante nel capitolato di gara fossero previsti anche termini ben precisi. Il capitolato prevede la comminazione di penali in caso di inadempimento mentre le ripetute violazioni o inadempienze porterebbero sino alla risoluzione del contratto. «Tutto ciò prosegue il documento evidenzia come da parte della stazione appaltante sono risultate a lungo carenti le funzioni di gestione del contratto, di direzione e verifica delle prestazioni confermando l'inadeguatezza della struttura di direzione e controllo sinora posta in essere dall'amministrazione». Ma quali sono le inadempienze sollevate? Tra le principali la mancata attivazione del servizio di collegamento tra Frosinone e Ferentino Terme, offerta dall'impresa aggiudicataria. Non sarebbe poi state realizzate le cosidette paline intelligenti (quelle cioè in grado di informare l'utente sugli orari e sulle attese prima dell'arrivo dei bus), il posizionamento di emettitori di ticket in città, la mancata installazione di pensiline nuove, il mancato rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale nei pressi delle fermate dei bus, gli interventi previsti al capolinea Pertini (Scalo). Le contestazioni riguardano anche la mancata attivazione di due servizi inseriti nel capitolato e ritenuti indispensabili alla mobilità cittadina come l'attivazione del bike sharing e il non funzionamento dell'ascensore inclinato (anche se su quest'ultimo aspetto va chiarito che l'impianto non è in funzione non certo per colpa del gestore ma per problemi tecnici a cui mai si è trovata soluzione).

LE REAZIONI

L'assessore alla mobilità, Antonio Scaccia, ieri si è limitato a riferire: «Stiamo valutando il documento e presenteremo le nostre contro-valutazioni a riguardo» mentre il gestore, tramite Massimiliano Cialone afferma che «molti di quei servizi sono stati attivati (come il collegamento Ferentino-Frosinone a luglio) ed alcuni come le nuove pensiline si sta provvedendo». Ma come una spada di Damocle c'è una frase dell'Anac che pesa come un macigno: «L'operato della stazione appaltante non appare esente da profili di inefficenza e mala gestione tanto in fase di progettazione che di affidamento del contratto». Duro il commento del capogruppo del Pd, Angelo Pizzutelli: «Il documento dell'Anac dichiara il consigliere mette in risalto una serie di gravi inadempienze sia da parte del Comune che dei privati. Se tutte le contestazioni che sono emerse non dovessero trovare giustificazioni si prefigurerebbe un danno all'interesse collettivo enorme sia in termini di mancata erogazione di alcuni servizi ritenuti fondamentali per la mobilità cittadina sia per un miglioramento del servizio complessivo del trasporto pubblico locale previsto nell'appalto ma non attuato o attuato solo in parte».

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