Stadio Rocchi, via libera all’unanimità alla richiesta di acquisizione dell’impianto alla Regione Lazio. Il Comune chiede anche che nelle more della definizione del passaggio di proprietà sia consentito andare avanti con il bando per l’affidamento. Intanto il campo pertinenza, il Vincenzo Rossi, resterà svincolato fino a giugno. Ma ieri nel corso del consiglio comunale l’assessore Emanuele Aronne - oltre a toglierei tutti i sassolini - ha accennato a un passaggio molto pesante. «Sarebbe interessante comprendere come l’8 agosto del 2018 sia stato possibile affidare in via diretta lo stadio mettendo in premessa che “il Comune di Viterbo è proprietario e ha la piena disponibilità dell’impianto sportivo”. Ci sarebbe da chiederci cosa stiamo facendo qui oggi». Citazione di un atto che nasconde possibili insidie.
Aronne ha voluto dire ieri in aula tutto quello che si è tenuto dentro per qualche mese: «La portata della delibera è direttamente proporzionale al fermento in città e al tempo trascorso dal 1987 a oggi», data in cui hanno avuto inizio la storia del Rocchi e i relativi affidamenti. «Troppi atti non sono stati portati a termine, potrei iniziare con le tribune», ai lavori sulle quali «non è seguito l’aggiornamento catastale. Dimenticanza? Leggerezza? Poi ha presentato il conto su conformità urbanistica e catastale. Domanda: perché nessuno ci ha pensato prima?» Quindi ha ripercorso tutte le carte pubblicate su queste colonne, non ultima l’intimazione della Regione di qualche anno fa di inviare dei documenti richiesti entro 30 giorni, pena considerare palazzo dei Priori «occupante sine titulo» dello stadio. «Inutile dire - ha spiegato l’assessore - che agli atti non c’è traccia della risposta».
E poi la questione della possibilità di diventare proprietari dell’impianto già nel 2021 «con l’acquisizione tramite esproprio, a poco prezzo».
Ancora Aronne sui lavori al Rocchi del Pnrr: «Precauzionalmente, sebbene l’appalto sia aggiudicato, abbiamo deciso di attendere un riscontro dalla Regione per iniziare. Intanto gli uffici si stanno attivando per dare incarico a una società esterna di fare un piano economico e finanziario», propedeutico al futuro affidamento. «Ci siamo attivati per mettere in ordine i documenti per una gara che non sarà semplicissima. La durata dovrà dell’affidamento dovrà essere congrua agli investimenti. Il vincolo di pertinenza del Rossi è stato già sciolto dal Rocchi perché ora sono di diverse proprietà: sarà svincolato fino a giugno, poi la gestione sarà unica». Dopo il via libera all’unanimità, la sindaca Chiara Frontini ha ringraziato tutti: «Abbiamo segnato una rete segnata ma siamo solo al primo quarto d’ora della partita».