Sindacalista aggredito, l'imputato: ​«Non ho fatto nulla, ero altrove»

Fabio Ricchiuto
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 05:20

«Non ho fatto nulla, ero altrove». Fabio Ricchiuto sindacalista del polo ceramico civitonico accusato di aver tirato un pugno a un altro sindacalista del comparto si difende. E’ ripreso ieri mattina, davanti al giudice di Pace di Viterbo, il processo per lesioni. La vittima è Giampiero Vaselli, ceramista di 59 anni e sindacalista, prima con la Uiltec-Uil e da oltre un anno e mezzo con la Femca Cisl assistito dall’avvocato Giuseppe Picchiarelli. Il 5 agosto del 2022 mentre stava tornando a casa fu aggredito mentre era ancora seduto in auto.

Un pugno in pieno volto da quello che riconobbe come il suo ex collega. Imputato invece è Fabio Ricchiuto, anche lui sindacalista, già segretario generale della Uiltec (stessa sigla di Vaselli fino a poco tempo fa) assistito nel processo dall’avvocato Marco Massaini. Il movente dell’aggressione invece sarebbe da ricercare nel passaggio di iscritti dalla Uiltec alla Femca, dopo l'arrivo di Vaselli. «Conosco Vaselli - ha spiegato Ricchiuto al giudice - da 20 anni, avevamo un rapporto di collaborazione e amicizia.

Abbiamo fatto attività sindacale insieme e faceva parte della mia segreteria quando ero segretario generale della Uiltec Alto Lazio. Abbiamo avuto divergenze, lui vedeva l’organizzazione sindacale come uno strumento per tornaconto personale per questo l’estate di due anni fa cambia la serratura della sede, le password del pc e gli sospesi i rimborsi. Vaselli la prese male mi disse che me l’avrebbe fatta pagare che mi avrebbe fatto perdere il lavoro. E ci riuscì. Ma nego assolutamente di averlo colpito. Quel giorno io ero altrove, avevo un appuntamento con un geometra». 

Il geometra ieri mattina è stato ascoltato, dopo aver confermato di aver incontrato l’imputato intorno alle 11 ha anche affermato di essere stato con lui appena 40 minuti. Per l’accusa l’imputato avrebbe avuto tutto il tempo di andare sotto casa della vittima e centrarla in pieno volto.
La sentenza il prossimo 9 aprile.

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