Servizi sociali, tagliati i fondi. Sberna: «Non è sui più fragili che si fa sviluppo della città»

Emendamento da 80 mila euro per l'assistenza domiciliare presentato da Fratelli d'Italia

Servizi sociali, tagliati i fondi. Sberna: «Non è sui più fragili che si fa sviluppo della città»
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 8 Aprile 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 19:20

«Non è sottraendo fondi ai servizi sociali che si può far sviluppare la città». Meno soldi a chi è in difficoltà: l’accusa alla giunta Frontini di Antonella Sberna è netta, tanto da aver predisposto alcuni emendamenti - da ex assessore al ramo - per metterci una pezza. «Abbiamo presentato interventi correttivi - dice la consigliera di Fratelli d’Italia - che cercano di dare risposte laddove il bilancio non le dà. Va bene fare investimenti sulle linee di mandato, ma non quando questo prescinde dai servizi essenziali che danno sollievo a fasce della popolazione con fragilità».

Per prima cosa, l’assistenza domiciliare, dove si registrano 25 persone in lista d’attesa. «È un punto che non può essere lasciato in questo modo». A seconda della persona, l’assistente sociale del Comune fa una valutazione su quanto serve. «Al 31 dicembre scorso il servizio ha chiuso a 435 mila euro. In bilancio ce ne sono 380 mila: non sono sufficienti a coprire nemmeno quelle in carico. Poi ci sono 25 persone in più, quindi abbiamo presentato un emendamento da 80 mila euro per consentire la presa in carico di altri, lasciando poi all’amministrazione la possibilità di rafforzare la misura in base alle singole valutazioni».

In aula l’assessore Patrizia Notaristefano ha spiegato la posizione del Comune così: «Non stiamo sottovalutando il settore, saremo in grado di mettere tutti i fondi necessari. Non ci passa neanche per l’anticamera del cervello di diminuirli, stiamo solo verificando meglio l’andamento delle situazioni emergenziali che si stanno presentando».
Fratelli d’Italia ha depositato altri emendamenti sui grest e per l’apertura a luglio dell’asilo nido I Cuccioli: nell’ultimo caso Notaristefano ha assicurato che la spesa è già coperta, anche se «dai conti che abbiamo fatto - commenta Sberna - non è sufficiente».

Centri anziani, «qui proponiamo 15 mila euro per le spese di ordinaria gestione come l’acquisto dei quotidiani, l’abbonamento a internet e piccole cose. Ora ci sono solo 6.500 euro per 9 centri e non sono stati mai erogati».

Lavori pubblici? «Al netto del Pnrr, che è una nostra eredità e ci teniamo a rivendicarla, mettiamo 85 mila euro per l’illuminazione della strada che porta all’ospedale. Con i colleghi della Provincia stiamo facendo un lavoro congiunto - conclude l’esponente di FdI - ognuno per la parte di strada di propria competenza». Si tratta di quella nei pressi di Villa Immacolata, punto pericolosissimo e teatro di diversi incidenti. Infine, altre poste sulle frazioni.

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