Scuola, la Regione ridisegna le secondarie del Viterbese. Nuovi indirizzi "scomparsi"

Il Paolo Savi a Viterbo
di Federica Lupino
3 Minuti di Lettura
Domenica 9 Gennaio 2022, 05:50

La Regione Lazio ha ridisegnato, almeno in parte, il panorama delle scuole secondarie della provincia di Viterbo a partire dal prossimo anno. Le novità introdotte dopo l’approvazione da parte della giunta del nuovo piano di dimensionamento sono: l’accorpamento del Liceo scientifico di Tuscania (attualmente appartenente all'Iiss Cardarelli di Tarquinia) all’Istituto tecnico Paolo Savi di Viterbo; l’istituzione a Valentano di una sede distaccata dell’Istituto tecnico settore economico, indirizzo Turismo,dell'istituto omnicomprensivo Fratelli Agosti di Bagnoregio; attivazione del liceo delle Scienze umane con opzione economico-sociale all’interno della sede del liceo di Nepi che fa capo al Midossi di Civita Castellana; infine, a Bassarno Romano nascerà l'indirizzo Agraria, agroalimentare e agroindustria con articolazione Produzioni e trasformazioni nella la sede locale del Meucci di Ronciglione.

La notizia che più ha fatto scalpore è certamente quella del Paolo Savi che ingloba Tuscania. Una decisione assunta andando contro ai pareri di sindacati e associazione nazionale dei presidi. Nelle motivazioni, la giunta sostiene di aver “valutato urgente e indifferibile procedere fin dall’anno scolastico 2022/23 all’accorpamento del liceo scientifico di Tuscania, attualmente appartenente all'Iis Cardarelli di Tarquinia, all’Istituto tecnico Paolo Savi di Viterbo in accoglimento della proposta della Provincia di Viterbo e in considerazione della necessità di salvaguardare l’autonomia dell’Istituto Savi scuola storica di fondamentale importanza per l’offerta didattica territoriale”. Eppure, questo “smacco” al Cardarelli di Tarquinia è destinato ad avere delle conseguenze.

Come si evince, ad esempio, dall’avviso alle famiglie per le iscrizioni al prossimo anno scolastico in cui si legge che le stesse “saranno acquisite dal Cardarelli  e poi trasferite al Savi”, precisando che “i progetti presenti nell’attuale modulo di iscrizione si riferiscono solo all’offerta formativa dell’Iiss Vincenzo Cardarelli”. Insomma, tra le due realtà si sono alzati dei muri le cui conseguenze molti docenti temono mineranno il futuro del liceo di Tuscania.

“Resterebbe da capire che cosa abbia indotto la Regione Lazio ad esprimersi prima in maniera negativa sull’operazione di accorpamento del Liceo Scientifico di Tuscania al Paolo Savi, con una nota ufficiale nella quale l’operazione stessa viene definita 'in contrasto con i criteri per il dimensionamento del II ciclo d’istruzione ribaditi ormai da anni e riproposti anche per il 2022/23', e a pronunciarsi poi favorevolmente in sede di Giunta regionale”, punzecchiano i sindacati Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Snals-Confsal e Gilda-Unams.

Altra storia quella dell’Agosti di Bagnoregio. Qui a fine novembre veniva già pubblicizzata l’istituzione di un nuovo indirizzo, quello alberghiero. Sui social, i messaggi promozionali dell''istituto per accaparrarsi nuove iscrizioni sono ancora presenti. Anche il sindaco Luca Profili, sempre via Facebook, in quei giorni parlava, a seguito di un consiglio provinciale, di “apertura della scuola Alberghiera, come integrazione importante al nostro istituto Agrario”. Peccato che poi la politica abbia deciso altrimenti e di quell’indirizzo nel piano di dimensionamento non ci sia traccia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA