Scuola materna a Santa Barbara, stop ai lavori: il comune rescinde il contratto con l'impresa

Scuola materna a Santa Barbara, stop ai lavori: il comune rescinde il contratto con l'impresa
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 15 Dicembre 2016, 11:46
Scuola materna a Santa Barbara, palazzo dei Priori ha deliberato la rescissione del contratto con l’impresa per gravi inadempienze. La decisione è stata presa dalla giunta martedì sera, dopo la relazione del responsabile del procedimento. La boat – così è stata denominata la struttura, per via della forma – andrà dunque in porto un timoniere nuovo anche «per evitare ulteriori danni», sottolinea l’assessore Alvaro Ricci.

La pratica inizia sotto la giunta Marini, poi il via ai lavori nel 2014. Secondo il contratto l’opera sarebbe dovuta essere pronta ad agosto del 2015, invece siamo a poco più del 50 per cento. Il responsabile del procedimento, ingegner Marco Casciano – direttore dei lavori è invece l’architetto Ferdinando Contessa – ha avanzato «una proposta motivata di rescissione per gravi inadempienze. E la giunta, su mia proposta – dice Ricci – l’ha accolta: è un atto dovuto, di fronte a ciò che dicono i tecnici. Si sono verificati sforamenti dei tempi contrattuali, per i quali sono state applicate tutte le penali possibili, che non possono comunque superare il 10 per cento dell’appalto».

L’appalto della boat è di circa 2,5 milioni di euro. E adesso che succede? «Si avvieranno le procedure per l’incameramento della polizza fidejussoria a garanzia degli adempimenti contrattuali, circa 100 mila euro. Poi – continua l’assessore – servirà una nuova progettazione per quantificare i costi necessari al completamento dell’opera, stessa cosa per l’ammontare dei danni: risulteranno dalla differenza tra quanto avremmo pagato finendo i lavori nei tempi contrattuali rispetto a quelli del nuovo appalto». Non solo: nella lista vanno aggiunti anche gli oneri sostenuti dall’amministrazione «per aver dovuto pagare l’affitto per un’altra scuola».

Insomma, con la Axia srl si va allo scontro. «La nostra non è una decisione politica, si tratta di questioni tecniche. Vanno completati i lavori: riprenderemo possesso del cantiere – conclude Ricci – con un verbale che accerti lo stato di fatto. Poi faremo un nuovo bando».
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