Ritirata sul centro vaccini, l'opposizione ad Arena: «Ora è chiaro chi è che racconta menzogne»

La palestra di Santa Barbara
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 1 Giugno 2021, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 14:57

«Abbiamo concordato, al momento, di soprassedere con l’utilizzo della palestra di Santa Barbara». Ritirata strategica: sull'hub vaccinale, dopo l’incontro con il direttore generale della Asl Daniela Donetti, il sindaco Giovanni Arena si appresta a revocare l’ordinanza. E ora quell’opposizione che lui aveva accusato di «dire bugie per distruggere l’avversario» ha gioco facile a replicare in carta carbone: «Adesso è chiaro a tutti chi è che racconta menzogne», attaccano Alvaro Ricci (Pd) e Giacomo Barelli (Forza civica).

Ieri mattina all’incontro oltre a sindaco e direttore generale c’era anche il capogruppo di Forza Italia, Giulio Marini.

La Asl avrebbe ribadito ciò che era emerso come indiscrezione nella lettera di risposta inviata a palazzo dei Priori, ovvero che alle condizioni dettate nell’ordinanza di Arena non se ne sarebbe potuto fare nulla. Questa la versione del sindaco, l’unica ufficiale uscita dopo il confronto alla cittadella della salute. Quello con Donetti è stato «un incontro cordiale e costruttivo», tra i motivi per cui l’ipotesi è stata congelata «tempi più lunghi del previsto per l’allaccio delle utenze e l’installazione di una copertura speciale per proteggere la pavimentazione – dice Arena - e l’ottimo andamento delle vaccinazioni».

Il sindaco ha comunque lasciato la porta aperta in caso di necessità, riservandosi un po’ di veleno in coda per la minoranza: con un no definitivo, la palestra verrà consegnata ai viterbesi «come la precedente amministrazione avrebbe dovuto fare qualche anno fa».

Sull’altra sponda però non porgono l’altra guancia, anzi. «Una cosa emerge chiara: chi dice bugie. Era ovvio – spiega Ricci - che finisse così, non c’erano le minime condizioni se non facendo una serie di lavori che prevedevano tempi lunghi. Si poteva evitare al Comune questa pessima figura e alla Asl di perdere tempo». Per Ricci, Arena e Marini «si erano incaponiti, ma solo loro, tanto che si è dovuti ricorrere a un’ordinanza per poi rimangiarsela. Il sindaco di fatto non è supportato, per non dire sfiduciato, dalla sua maggioranza». Il passaggio sulla precedente amministrazione lo definisce «penoso: dimentica che sta lì da tre anni, gli abbiamo anche lasciato i soldi per finire la palestra. Ha pure rimandato indietro 42 mila euro allo Stato e si permette di fare battute».

«Troppo facile dirgli che lo avevamo avvertito. E’ l’ennesima figuraccia: Arena rifletta prima di prendere decisioni – commenta Barelli - che poi si rivelano boomerang. L’opposizione mente? In consiglio gli chiederemo conto su chi è che racconta bugie». L’esponente civico punta inoltre il dito sulle «dubbie contingibilità e urgenza dell’ordinanza, visto che la revoca. Speravano che la palestra gliela finisse la Asl – conclude – ma questa non è che sta lì a farsi prendere in giro. La vecchia amministrazione gliel’ha lasciata realizzata al 97 per cento e con i soldi per finirla, loro hanno pure dovuto restituire 42 mila euro: Arena ora li ritrovi e finisca quel 3 per cento».

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