Polo delle ceramiche l'export a gonfie vele nel secondo trimestre del 2022

Polo delle ceramiche l'export a gonfie vele nel secondo trimestre del 2022
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Giovedì 3 Novembre 2022, 15:37

Nel secondo trimestre del 2022 è proseguito il trend positivo delle esportazioni per il polo della ceramica di Civita Castellana. Si tratta del terzo consecutivo anche che se questa volta si registra un calo verso gli Stati Uniti e il Regno Unito.

Lo dicono i dati della Direzione studi e ricerche di Intesa San Paolo attraverso il Monitor dei poli del Lazio.Il distretto della ceramica di Civita Castellana che si conferma tra i migliori della regione e che già aveva recuperato i livelli pre-pandemici di export a fine 2021, ha continuato a crescere (+18,1% tendenziale; +21,1% nel primo semestre del 2022). Il risultato positivo si confronta con un indice dei prezzi alla produzione sui mercati esteri che, per gli articoli sanitari in ceramica, è cresciuto meno del 2% nel primo semestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021.

Fanno da traino le destinazioni europee, in particolare Paesi Bassi (+42,9% tendenziale nel primo semestre), Germania (+33,1%), Francia (+30,9%), Belgio (+57,5%), Spagna (+51,3%), che compensano i cali verso Stati Uniti (-18,6%) e Regno Unito (-10,1%).

L'intervento di Roberto Gabrielli, responsabile della direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo: «Le notizie sono positive ha sottolineato - per il distretto della ceramica di Civita Castellana il periodo aprile-giugno.

Certamente è un settore che accusa l'aumento del prezzo dell'energia e come Intesa Sanpaolo abbiamo già predisposto sia interventi di supporto finanziario mediante l'erogazione di finanziamenti a 18 mesi finalizzati al pagamento delle bollette energetiche, sia attraverso la consulenza del nostro desk specialistico per valutare operazioni di copertura in modo da contenere il rialzo del prezzo dell'energia».

Per questo distretto esistono opportunità legate al Pnrr. «Ritengo ci siano importanti spazi di investimento nel distretti - risponde Gabrielli - anche per cogliere le opportunità legate all'utilizzo dei fondi del Pnrr. A mio parere è il momento di lavorare ancor di più sullo sviluppo delle nostre aziende ponendo l'accento sugli investimenti come la digitalizzazione, la sostenibilità, la trasformazione energetica, la ricerca e innovazione, lo sviluppo del capitale umano».

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